Assegno di mantenimento moglie e figli, 2 nuove importanti modifiche al via ora

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Quali sono le importanti novità relative al pagamento dell’assegno di mantenimento all’ex coniuge: ecco cosa prevedono le nuove sentenze 2023

Quali sono le due nuove importanti modifiche al via ora nel 2023 per l’assegno di mantenimento moglie e figli? L’assegno di mantenimento come contributo economico a moglie e figli spetta quando due coniugi si separano, esiste disparità economica tra i due ex coniugi e il coniuge economicamente più debole con reddito inferiore non è in grado di mantenersi da solo.

Si tratta, comunque, di assegno le cui modalità di pagamento e importi vengono definiti dal giudice di competenza e quando in sede di separazione il giudice dispone che l’ex marito versi alla ex moglie un assegno di mantenimento si considerano, per legge, diversi criteri.

Una volta stabilito l’importo dell’assegno di mantenimento da versare alla moglie, non è detto che rimanga sempre lo stesso perché, come previsto dalle leggi in vigore, al verificarsi di determinati casi, l’assegno di mantenimento alla moglie può subire modifiche. Vediamo di seguito cosa prevedono recenti sentenze sull’assegno di mantenimento.

  • Aumento assegno di mantenimento 2023 per nuova rivalutazione
  • Assegno di mantenimento se ex coniuge rifiuta un lavoro novità al via

Aumento assegno di mantenimento 2023 per nuova rivalutazione

La prima importante novità che riguarda l’assegno di mantenimento 2023 a moglie e figli è relativa agli aumenti degli importi spettanti per effetto della nuova rivalutazione. 

Anche, infatti, l’assegno di mantenimento, come altre prestazioni pensionistiche e assistenziali, è soggetto alla rivalutazione come obbligo sancito dalla legge sul divorzio con l’obiettivo di mantenere invariato il potere d’acquisto dell’assegno di mantenimento con il passare degli anni, adeguandone annualmente il valore al costo medio della vita in Italia.

L’assegno di mantenimento a moglie e figli deve essere, dunque, sempre adeguato automaticamente all’andamento del costo della vita dalla parte che lo deve versare.

Assegno di mantenimento se ex coniuge rifiuta un lavoro novità al via

Altra importante novità relativa all’assegno di mantenimento per moglie e figli è la nuova sentenza della Corte di Cassazione che sancisce che se l’ex coniuge che riceve l’assegno di mantenimento rifiuta una proposta di lavoro senza una valida giustificazione potrebbe perdere il diritto all’assegno di mantenimento. 

Rifiutare una proposta di lavoro, che risulti adatta e congrua all’ex coniuge, rappresenta per la Corte di Cassazione una violazione dei doveri post coniugali, che prevedono per entrambi gli ex coniugi la cosiddetta autoresponsabilità, cioè il diritto di rendersi autosufficienti e autonomi rispetto all’altra parte, se non sussistono problemi o impedimenti oggettivi.

Dunque, per un ex coniuge che percepisce l’assegno di mantenimento, rifiutare una proposta lavorativa seria e stabile senza una valida giustificazione potrebbe compromettere la possibilità di ricevere l’assegno di divorzio.