Da obbligo di regolarizzazione Isee e nuovi aumenti già previsti per il prossimo anno: ecco le ultime novità relative all’assegno unico per figli
Quali sono le due novità già ora a Settembre per l’assegno unico per figli e gli aumenti previsti da Gennaio 2024? L’assegno unico per i figli dallo scorso anno ha sostituito tutte le precedenti misure in vigore per famiglie con figli e spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, con uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia.
In particolare, l'assegno unico per figli si può richiedere per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza, ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età, e ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni. Vediamo quali sono le ultime novità previste.
Fino ad ora l’assegno unico per figli è stato erogato anche in presenza di omissioni o discordanze sul patrimonio mobiliare o sui dati dei redditi dichiarati, ma la mancata regolarizzazione dell’attestazione implica la perdita dell’importo spettante dell’assegno unico e la possibilità di avere solo l’importo minimo previsto fino a quando non viene regolarizzato l’Isee.
Nel frattempo sono attesi già due aumenti per l’assegno unico per figli da gennaio 2024: il primo è relativo alla rivalutazione annua a cui è soggetto anche l’assegno unico per figli come le prestazioni pensionistiche, per esempio, e che scatta automaticamente come accaduto quest’anno.
Il secondo è relativo al tesoretto avanzato e che potrebbe essere sfruttato proprio per aumentare ancora l’importo dell’assegno unico per figli per tutti. Come confermano le ultime notizie fornite dall’Inps, delle risorse già stanziate per il beneficio, è avanzato un miliardo di euro e i soldi avanzati potranno essere usati per aumentare ancora gli importi per tutti dell’assegno unico per figli.
Resta da capire cosa si farà per gli altri due aiuti per famiglie con figli, reddito di infanzia e assegno di gioventù, che si era ipotizzato potessero affiancare l’assegno unico per figli per aumentarne ulteriormente gli importi.