Cosa potrebbe cambiare per l’assegno unico per figli dopo l’approvazione della nuova delega fiscal tra importi e novità
Quali sono le importanti modifiche per l’assegno unico per figli in arrivo con la delega fiscale approvata? Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, premi ai contribuenti virtuosi ma non solo: la delega fiscale approvata a inizio agosto prevede anche aiuti e misure per le famiglie, soprattutto meno abbienti, e tra proprio tra queste potrebbero esserci anche miglioramenti per l'assegno unico per figli, soprattutto con aumenti degli importi e nuovi bonus che potrebbero affiancare, come annunciato, l’assegno univo per i figli. Vediamo di cosa si tratta.
Il reddito di infanzia è una nuova misura di sostegno al reddito che spetta a famiglie con figli fino a 6 anni di età e che dovrebbe essere di importo di 400 euro al mese per ogni figlio di età inferiore ai sei anni e che servirebbe per coprire le spese per le necessità dei primi anni di vita del figlio.
L’assegno di gioventù spetterebbe, invece, a famiglie con figli dai 7 fino a 25 anni di età e dovrebbe avere un importo mensile di 250 euro al mese per le spese per l’istruzione scolastica e la formazione dei figli a carico delle famiglie.
Reddito di infanzia da 400 euro e assegno di gioventù da 250 euro si andrebbero ad aggiungere all’assegno unico per figli aumentando, dunque, in maniera sostanziale le risorse a disposizione delle famiglie con famiglie.
Oggi, l'importo dell’assegno unico per figli va da un minimo di 54,05 euro ad un massimo di 189,20 euro al mese, per ogni figlio minorenne a carico, mentre per i figli a carico di età compresa tra i 18 ed i 21 anni gli importi oscillano da un minimo di 27 euro ad un massimo di 91,9 euro al mese.
Con l’approvazione della nuova delega fiscale cambiano per le famiglie con figli anche diverse detrazioni previste attualmente. Stando a quanto annunciato, infatti, le nuove detrazioni per figli saranno probabilmente modulate in base a finalità e componenti del nucleo familiare. Ma non solo.
In tema di nuove detrazioni e deduzioni (non solo per figli) si potranno dedurre dal reddito di lavoro dipendente e assimilato, anche in misura forfettizzata, le spese sostenute per la produzione dello stesso.
Inoltre, tutti i contribuenti potranno dedurre i contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria, permettendo, in caso di incapienza, di dedurre l’eccedenza dal reddito complessivo.