Come potrebbe cambiare ancora e radicalmente l’assegno unico per i figli dopo recenti modifiche e aumenti già avvenuti: ecco le ultime novità possibili
Quali radicali e importanti modifiche e aumenti per l’assegno unico per figli sono possibili nel 2024 dopo quelli già di Giugno-Luglio? Si va verso possibili ulteriori modifiche dell’assegno unico per i figli, misura che dallo scorso anno ha sostituito tutte le precedenti misure in vigore per famiglie con figli e che spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, con uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia.
In particolare, l'assegno unico per figli si può richiedere per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza, ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età, e ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni. Vediamo cosa potrebbe ancora cambiare per l’assegno unico dopo le modifiche già avvenute a giugno e luglio.
Anche a giugno è stato ricalcolato l’importo dell’assegno unico per figli per chi ha rinnovato l’See dopo il 28 febbraio e con la nuova maggiorazione per i nuclei vedovili. E’ stato, infatti, previsto un aumento dell’assegno unico per figli per un periodo di 5 anni se uno dei due genitori è deceduto nell’anno di riconoscimento del sussidio.
Se l’Isee è stato fatto entro il 30 giugno, allora a luglio si possono percepire ancora gli arretrati spettanti, ma in caso di presentazione della domanda per l’assegno unico per figli dopo il primo luglio, il beneficio viene ricalcolato solo per le mensilità successive e senza alcun arretrato.
L’assegno unico per figli nel 2024 si avvia ad essere modificato e anche radicalmente, secondo alcune anticipazioni. Diverse sembrano, infatti, essere le ipotesi al vaglio per intervenire sull’assegno unico per i figli, a partire da nuovi aumenti, che potrebbero arrivare sia per la rivalutazione annuale della misura prevista dalla legge e sia per nuove decisioni in tal senso da parte del governo, risorse economiche permettendo.
L’ipotesi di aumento radicale dell’assegno unico per figli deriva da due nuove misure per le famiglie annunciate dal governo Meloni per chi ha figli e da aggiungere all’importo che già si percepisce di assegno unico per figli e non da sostituire.
Le due nuove misure che andrebbero ad aumentare l’importo dell’assegno unico per figli nel 2024 sono nuovo reddito di infanzia e nuovo assegno di gioventù.
Partendo dal Reddito di Infanzia, si tratterebbe di una nuova misura di sostegno al reddito specifico per figli fino a 6 anni di età che potrebbe essere di importo di 400 euro al mese per ogni figlio di età inferiore ai sei anni, per coprire le spese per le necessità dei primi anni di vita del figlio. Ciò significa che, per esempio, per chi percepisce il massimo di assegno unico, magari più la maggiorazione per entrambe i genitori lavoratori, e ha un solo figli di 3 anni, può arrivare ad avere 621 euro circa.
L’Assegno di Gioventù sarebbe una ulteriore misura di sostegno al reddito valida per figli dai 7 fino a 25 anni di età e che dovrebbe avere un importo mensile di 250 euro per le spese per l’istruzione scolastica e la formazione dei figli a carico delle famiglie. Questa nuova misura si aggiungerebbe all’assegno unico almeno fino ai 21 anni di età del figlio per poi essere dai 21 ai 25 anni di età per il solo importo dei 250 euro senza più assegno unico.
Altra modifica radicale per l’assegno unico potrebbe essere quella relativa al suo calcolo: oggi il calcolo dell’importo di assegno unico per figli spettante alle famiglie dipende dal valore Isee del nucleo familiare e dalla composizione dello stesso. Le modifiche potrebbero, invece, prevedere un cambiamento, slegando l’assegno unico per figli dall'Isee e legandolo al nuovo quoziente familiare, di cui il governo parla da tempo come nuovo sistema di calcolo di pagamento delle tasse e di riconoscimenti di bonus e agevolazioni.