Una recente circolare Inps spiega perché l'assegno unico per figli potrebbe essere a rischio per milioni di italiani: chi rischia e chiarimenti
Per milioni di italiani esiste il rischio di perdere l'assegno unico per i figli a partire da Agosto, dopo una recente circolare INPS, perchè? Le famiglie con figli hanno diritto a percepire l’assegno unico per i figli ha sostituito l’assegno familiare per figli in busta paga ed è un contributo di importo variabile in base a valore Isee del nucleo familiare e composizione dello stesso e che spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, sia che si tratti di coppie conviventi di fatto, sia che si tratti di coppie che hanno formalizzato la propria convivenza in Comune, che abbiano uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia.
L’assegno unico per i figli si può continuare ad avere anche quando il figlio supera i 21 anni di età, ma solo se frequenta un corso di laurea, o svolge un tirocinio o un’attività lavorativa e percepisce un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, o è disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, o svolge servizio civile universale.
Come precisato dalla nuova circolare Inps, per il periodo transitorio tra reddito di cittadinanza ancora in vigore e debutto del nuovo assegno di inclusione, dopo la scadenza delle sette mensilità del reddito di cittadinanza, per non perdere l’assegno unico per figli, i soggetti interessati devono presentare una nuova domanda per continuare ad avere l’assegno unico e la domanda deve essere presentata entro l’ultimo giorno del mese di competenza del reddito di cittadinanza per continuare ad avere il beneficio in maniera continuativa.
Per evitare di perdere l’assegno unico per i figli e la sospensione ma continuare ad averlo in maniera continuativa, la domanda per avere l’assegno unico per i figli deve essere presentata entro l’ultimo giorno di validità del reddito di cittadinanza.
La domanda per avere l’assegno unico per i figli deve sempre essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale direttamente sul sito Inps seguendo apposita procedura e viene poi automaticamente erogato ogni mese sull’Iban indicato al momento della domanda.
L’Inps ha, inoltre, precisato che la domanda per l’assegno unico per figli deve essere presentata anche nei casi di sospensione del reddito di cittadinanza.
L’assegno di inclusione si avvia a sostituire dal primo gennaio 2024 l’attuale reddito di cittadinanza, sarà erogabile per massimo 18 mesi e per averlo bisognerà soddisfare i seguenti requisiti:
L’importo del nuovo assegno di inclusione sarà di un massimo 6mila euro l’anno, 500 al mese, più un contributo affitto, per chi vive in case in affitto con regolare contratto di locazione, di 3.360 euro l’anno, per 280 al mese. Se il nucleo familiare è costituito solo da persone di 67 anni o disabili gravi, l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l'anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno).