Assegno unico per figli: milioni di italiani rischiano di perderlo ad Agosto. Ecco cosa fare

di Marianna Quatraro pubblicato il
Assegno unico per figli: milioni di ital

Una recente circolare Inps spiega perché l'assegno unico per figli potrebbe essere a rischio per milioni di italiani: chi rischia e chiarimenti

Per milioni di italiani esiste il rischio di perdere l'assegno unico per i figli a partire da Agosto, dopo una recente circolare INPS, perchè? Le famiglie con figli hanno diritto a percepire l’assegno unico per i figli ha sostituito l’assegno familiare per figli in busta paga ed è un contributo di importo variabile in base a valore Isee del nucleo familiare e composizione dello stesso e che spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, sia che si tratti di coppie conviventi di fatto, sia che si tratti di coppie che hanno formalizzato la propria convivenza in Comune, che abbiano uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia.

L’assegno unico per i figli si può continuare ad avere anche quando il figlio supera i 21 anni di età, ma solo se frequenta un corso di laurea, o svolge un tirocinio o un’attività lavorativa e percepisce un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, o è disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, o svolge servizio civile universale.

  • Perché l’assegno unico figli è a rischio per milioni di italiani
  • Assegno di inclusione al posto del reddito di cittadinanza cosa prevede

Perché l’assegno unico figli è a rischio per milioni di italiani

Una recente circolare dell’Inps ha chiarito modifiche e novità previste per chi percepisce l’assegno unico per figli ma si avvia a perdere il reddito di cittadinanza che, come noto, sta per esaurirsi per essere poi sostituito da gennaio 2024 dal nuovo assegno di inclusione.

Come precisato dalla nuova circolare Inps, per il periodo transitorio tra reddito di cittadinanza ancora in vigore e debutto del nuovo assegno di inclusione, dopo la scadenza delle sette mensilità del reddito di cittadinanza, per non perdere l’assegno unico per figli, i soggetti interessati devono presentare una nuova domanda per continuare ad avere l’assegno unico e la domanda deve essere presentata entro l’ultimo giorno del mese di competenza del reddito di cittadinanza per continuare ad avere il beneficio in maniera continuativa.

Per evitare di perdere l’assegno unico per i figli e la sospensione ma continuare ad averlo in maniera continuativa, la domanda per avere l’assegno unico per i figli deve essere presentata entro l’ultimo giorno di validità del reddito di cittadinanza. 

La domanda per avere l’assegno unico per i figli deve sempre essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale direttamente sul sito Inps seguendo apposita procedura e viene poi automaticamente erogato ogni mese sull’Iban indicato al momento della domanda.
 
L’Inps ha, inoltre, precisato che la domanda per l’assegno unico per figli deve essere presentata anche nei casi di sospensione del reddito di cittadinanza. 

Assegno di inclusione al posto del reddito di cittadinanza cosa prevede

L’assegno di inclusione si avvia a sostituire dal primo gennaio 2024 l’attuale reddito di cittadinanza, sarà erogabile per massimo 18 mesi e per averlo bisognerà soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere soggetti non occupabili;
  • avere un Isee entro i 9.360 euro;
  • essere cittadino dell’Unione o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cioè cittadino di paesi terzi con regolare permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o con status di protezione internazionale;
  • essere residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
  • avere una persona disabile o un minore o un over 60 o una persona titolare di invalidità civile;
  • avere un reddito entro i 6mila euro annui;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare entro i 30mila euro, escludendo la prima casa se ha un valore non superiore a 150mila euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro, aumentati di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, e di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo, massimali che aumentano ancora di 5.000 euro per ogni componente disabile e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
La domanda per avere l’assegno di inclusione deve essere presentata o presso i Caf o direttamente online all’Inps, che lo eroga dopo aver verificato il possesso dei requisiti e delle condizioni previste, e poi informa il richiedente. Quest’ultimo, a sua volta, per avere il beneficio, deve effettuare l’iscrizione presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), il nuovo portale del Lavoro.

L’importo del nuovo assegno di inclusione sarà di un massimo 6mila euro l’anno, 500 al mese, più un contributo affitto, per chi vive in case in affitto con regolare contratto di locazione, di 3.360 euro l’anno, per 280 al mese. Se il nucleo familiare è costituito solo da persone di 67 anni o disabili gravi, l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l'anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno).