Aumenti assegni figli già decisi nel 2023 e ulteriori che potrebbero arrivare in manovra finanziaria

di Marianna Quatraro pubblicato il
Aumenti assegni figli già decisi nel 202

Come cambia l’assegno unico per i figli nel 2023 tra novità già approvate e ulteriori modifiche ancora possibili. Ultimi chiarimenti

Cambia l’assegno unico per i figli, con aumenti già decisi per il 2023 e ulteriori che potrebbero arrivare nella prossima Manovra Finanziaria. L’assegno unico per i figli ha debuttato quest’anno prendendo il posto di tutte le misure in vigore per famiglie con figli, ad eccezione del bonus asilo nido che per quest’anno è rimasto in vigore e di cui ancora non si conosce il futuro per il prossimo anno. Vediamo allora quali sono le ulteriori novità in discussione che potrebbero essere approvate per il prossimo anno per l’assegno unico figli.

  • Aumenti assegno unico figli già decisi nel 2023 
  • Quali ulteriori aumenti dell’assegno unico potrebbero arrivare con nuova Manovra


Aumenti assegno unico figli già decisi nel 2023

L’assegno unico per i figli ha già subito modifiche relative all’aumento degli importi da riconoscere alle famiglie. L’Inps ha, infatti, già spiegato qualche settimana fa, con una nuova circolare ufficiale, che arrivano già aumenti e arretrati degli importi di assegno unico per figli ma solo per alcune categorie di persone. Gli aumenti dell’assegno unico per figli spettano, infatti, solo a nuclei familiari con figli a carico disabili maggiorenni. 

L’aumento degli importi dell’assegno unico per figli a famiglie con figli a carico disabili maggiorenni spetta dal primo marzo 2022 e fino a febbraio 2023, dunque con calcolo degli arretrati da quest’anno ai primi mesi del prossimo anno, e viene equiparato all’assegno unico per figli minorenni, il che significa riconoscere un importo di 175 euro per famiglie con Isee da 0-15mila euro che si riduce fino a 50 euro per Isee pari o superiore a 40mila euro.

L’importo dell’assegno unico massimo per un figlio maggiorenne di età tra 18 e 21 anni era fissato a 85 euro per famiglie con Isee da 0 a 15mila euro per ridursi fino a 25 euro per famiglie con Isee dai 40mila euro in su ed era prevista una maggiorazione nei casi di figli a carico con disabilità di 80 euro per tutti. 

E sono cambiate già anche le maggiorazioni per figli disabili in base al grado di disabilità riconosciuta che ora sono di:

  • 105 euro nel caso di non autosufficienza;
  • 95 euro nel caso di disabilità grave;
  • 85 euro nel caso di disabilità media.

Quali ulteriori aumenti dell’assegno unico potrebbero arrivare con nuova Manovra

Al di là degli aumenti già decisi degli importi di assegno unico per i figli da riconoscere a specifici nuclei familiari, ulteriori aumenti potrebbero arrivare nella nuova Manovra Finanziaria. In particolare, stando a quanto riportano le ultime notizie, potrebbero arrivare maggiorazioni da 100 a 200 euro dell’assegno unico ma solo per le famiglie con 4 o più figli mentre e un aumento di 100 euro in più dovrebbe essere riconosciuto a famiglie con figli gemelli fino a tre anni d’età. 

Al momento si tratta solo di proposte avanzate per la revisione della misura che, come annunciato dal governo, dovrebbe diventare più ‘consistente’ soprattutto per le famiglie numerose. In ogni caso, da gennaio 2023, indipendentemente dalle novità e dagli aumenti che saranno decisi dal governo Meloni, l’assegno unico per i figli comunque aumenterà per adeguamento dell’importo percepito all’inflazione e potrebbe essere anche superiore al 7,3%, indice al momento stabilito in via provvisoria per la rivalutazione delle pensioni 2023.

Per fare la domanda per avere l’assegno univo anche nel 2023 basterà presentare apposita domanda direttamente sul sito Inps, seguendo l’apposita procedura e inserendo i dati di genitori e figlio. La domanda deve essere presentata da un solo genitore, che deve riportare i dati anagrafici del coniuge o del convivente e dei figli e i dati utili per ricevere il pagamento, sottoscrivendo poi le dichiarazioni di responsabilità e l’assenso al trattamento dati. 

Si dice, inoltre, che, probabilmente, chi ha già presentato domanda per avere l’assegno unico e non ha subito alcuna modifica della propria condizione reddituale potrebbe non doverla rifare anche il prossimo anno.