Aumenti stipendi ora a Novembre-Dicembre e ipotesi più probabili e realistiche prossimo anno

di Marianna Quatraro pubblicato il
Aumenti stipendi ora a Novembre-Dicembre

Come aumentano stipendi ore a novembre-dicembre e come potrebbero aumentare ancora il prossimo anno: quali sono le ipotesi in ballo

Cambiano e aumentano ancora gli stipendi a novembre e dicembre con provvedimenti che cesseranno i loro effetti alla fine dell’anno e ci si chiede quali saranno eventuali misure che potrebbero essere messe in campo il prossimo anno per continuare a garantire aumenti ai lavoratori con un’inflazione e un caro vita incalzante. Vediamo come aumentano stipendi ora a novembre-dicembre e quali le ipotesi più probabili e realistiche a Gennaio?

  • Come aumentano stipendi ore a novembre-dicembre
  • Ipotesi probabili e realistiche di aumenti stipendi a gennaio

Come aumentano stipendi ore a novembre-dicembre

Gli stipendi aumentano a novembre e dicembre per effetto di misure destinare a cessare il 31 dicembre 2022. L’aumento degli stipendi fino a dicembre avviene per effetto della decontribuzione al 2%, che vale anche per i mesi arretrati da luglio a settembre, il che vuol dire aggiungere ulteriori aumenti agli importi percepiti. 

Per fare un esempio concreto di aumento dello stipendio per decontribuzione e arretati, chi prende uno stipendio di 1.200 euro al mese avrà un aumento complessivo di 144 euro in più per decontribuzione e arretrati, senza considerare che prendendo uno stipendio di 1.200 euro avrebbe diritto a novembre a ricevere anche il bonus una tantum di 150 euro, se si soddisfano i requisiti richiesti dalla legge.  

Chi prende uno stipendio di 1.400 euro avrà un aumento fino a dicembre e compreso di arretrati di 168 euro di aumento in busta paga fino a fine anno. Per chi prende uno stipendio di 1.600 euro, l’aumento mensile fino a dicembre sarà di 32 euro per un totale, compresi gli arretrati di luglio, di 192 euro di aumenti fino a dicembre, mentre chi percepisce stipendi di 1.800 euro al mese avrà un aumento complessivo per la decontribuzione compresi gli arretrati di 216.

Chi prende uno stipendio di 2mila euro al mese avrà un aumento complessivo di 240 euro compresi di arretrati. Gli stipendi di novembre aumentano ancora per alcune categorie di lavoratori per effetto del nuovo bonus di 150 euro a novembre, che, ribadiamo, spetta solo alle categorie di persone individuate dalla legge con redditi annui (riferiti al 2021) entro i 20mila euro.

Chi prende, per esempio, uno stipendio di 1.100 euro al mese per 13 mensilità avrà un aumento di 132 euro per decontribuzione e arretrati a cui aggiungere 200 euro di bonus che avrà a novembre se rientrante nelle categorie di soggetti che ancora ne attendono il pagamento e 150 euro di nuovo bonus di novembre per un totale di 482 euro di aumento entro fine anno.

A contribuire ad aumentare gli stipendi c’è anche il bonus di 150 euro una tantum spettante ai lavoratori con redditi annui, riferiti al 2021, entro i 20mila euro e che sarà direttamente pagato in busta paga a novembre.

Ipotesi probabili e realistiche di aumenti stipendi a gennaio

Diverse sono al momento le ipotesi probabili e realistiche di aumento degli stipendi a gennaio: stando, infatti, a quanto riportano le ultime notizie, gli stipendi da gennaio potrebbero aumentare per:

  • taglio del cuneo fiscale, che contribuisce a ridurre le tasse e aumentare gli importi netti in busta paga;
  • aumento della soglia della flatx tax per partite Iav forfettarie, da 65mila euro a 85mila euro o anche 100mila euro, secondo le ipotesi in ballo:
  • flat tax incementale.
La flat tax è un sistema di tassazione dei redditi che si contrappone al sistema storico del criterio proporzionale di tassazione e si basa sul calcolo del reddito imponibile in maniera fissa e non sui criteri di progressività.

La flat tax incrementale del nuovo governo Meloni si basa sull’incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la possibilità di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese, mantenendo in un primo momento le aliquote Irpef attualmente in vigore e introdurre un’aliquota piatta del 15% su tutto il guadagno in più rispetto all’anno precedente.

La nuova flat tax incrementale del governo Meloni dovrebbe interessare:
lavoratori dipendenti che hanno un aumento temporaneo degli orari straordinari di un anno rispetto all’altro e che avrebbero una detassazione al 15% delle ore lavorate in più e solo per un anno la detassazione riguarderebbe anche le promozioni con relativo aumento di stipendio;
lavoratori autonomi con reddito oltre i 65 mila euro che aumentano la clientela e dunque il reddito da un anno all’altro. 

Dunque, l’aliquota al 15% della flat tax incrementale che vuole introdurre il nuovo governo Meloni si applicherebbe solo sull'incremento di reddito che si verifica da un anno all'altro, per esempio se in un anno di dichiarano 1000 euro e in quello successivo 1200, sarebbero soggetti alla nuova aliquota solo i 200 euro aggiuntivi. 

Con la flat tax incrementale del nuovo governo Meloni, per fare un esempio di calcolo di quanto potrebbero aumentare gli stipendi da gennaio, prendendo il caso di un lavoratore che percepisce uno stipendio di 900 euro al mese per 13 mensilità per un totale annuo di 11.700 euro e che l’anno successivo guadagna 1.200 euro al mese per un totale annuo di 15.600 euro, la flat tax incrementale si applicherebbe solo sui 3.900 euro di differenza dei redditi percepiti tra un anno e un altro. 

Prendendo, invece, il caso di un lavoratore dipendente con stipendio di mille euro al mese con un reddito annuo di 13mila euro nel 2022 e 15mila euro nel 2023, se oggi i 2mila euro di aumento sarebbero tassati al 23%, aliquota applicata al primo scaglione di reddito Irpef, cioè 460 euro, con la flat tax incrementale al 15% si pagherebbero 300 euro, ottenendo così un aumento netto di 160 euro dello stipendio.

Per chi ha, invece, un reddito da 55mila euro nel 2022 e 57mila nel 2023, l’aumento di 2.000 euro oggi sarebbe al 43%, con pagamento di 860 euro, mentre con la flat tax incrementale si pagherebbero solo 300 euro.