Di quanto aumentano le buste paga non solo per decontribuzione ma anche con ulteriori aumenti di 550 euro: calcoli e a chi spettano
Tra decontribuzione al 25 arretrati e bonus una tantum ancora da pagare si preparano ad aumentare le buste paga dei lavoratori italiani dipendenti, con ulteriori aumenti spettanti per solo a specifiche categorie di persone. Vediamo allora come si calcolano gli aumenti in busta paga di 50-150 euro e ulteriori 550 euro ufficiali per determinati dipendenti.
In particolare, gli aumenti degli stipendi complessivi stimati fino a dicembre sono compresi tra i circa 50 euro per chi prende stipendi più bassi intorno agli 800 euro e i 150 euro circa per stipendi più alti, di 2.600 euro, fino anche a 161 euro circa per chi prende stipendi massimi di 2.692 euro al mese. Nessun aumento per effetto della decontribuzione al 2% è previsto per chi percepisce stipendi mensili dai 2.700 euro, superando la soglia reddituale dei 35mila euro annui,
La decontribuzione al 2%, come detto, si applica da ottobre fino a dicembre ma prevede anche il riconoscimento degli arretrati da luglio a settembre. Ciò significa che, per esempio, chi prende uno stipendio di 1.200 euro al mese avrà un aumento di 24 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, per un aumento complessivo di 72 euro fino a dicembre per la decontribuzione, aggiungerà ulteriori 72 euro per i tre mesi di arretrati di luglio, agosto e settembre.
Per chi prende uno stipendio di 1.600 euro, l’aumento mensile fino a dicembre sarà di 32 euro per un totale, compresi gli arretrati di luglio, di 192 euro di aumenti fino a dicembre. Chi prende uno stipendio di 2mila euro e da ottobre avrà 40 euro in più in busta paga per un totale di 120 euro fino a dicembre, aggiungerà un aumento di ulteriori 120 euro di arretrati da luglio ad ottobre e così via.
Agli aumenti per decontribuzione al 2% e relativi arretati bisogna poi aggiungere detassazione welfare, per dipendenti per cui le aziende prevedono il riconoscimento di fringe benefit per cui è stata aumentata la soglia esentasse da 258 a 516 euro e ulteriori aumenti dovuti al pagamento dei bonus una tantum: quello di 200 euro di luglio per chi deve ancora percepirlo e il nuovo di novembre di 150 euro, il primo sempre per redditi annui entro i 35mila euro e il secondo per redditi annui (sempre riferiti al 2021) entro i 20mila euro.
Riprendendo l’esempio di chi prende una busta paga di 1.200 euro, ai 144 euro di aumento per decontribuzione e arretrati si potrebbero aggiungere circa 300 euro di aumento per detassazione welfare e ulteriori 200 e 150 euro di bonus una tantum per un aumento complessivo fino a fine anno dello stipendio di 794 euro.
Agli aumenti legati alla decontribuzione, arretrati e bonus una tantum si aggiungono ulteriori aumenti per determinati dipendenti: si tratta dell’aumento per il nuovo bonus di 550 euro per lavoratori in part time ciclico.
Possono percepire, dunque, il bonus di 550 euro i lavoratori con contratto di lavoro part time ciclico a condizione di soddisfare specifiche condizioni come: