Come cambiano le buste paga ora a marzo e come potrebbero cambiare ancora per ulteriori misure in discussione al governo per modifiche stipendi
Quanto aumenta la busta paga a Marzo e quali sono le prossime decisioni davvero importanti su stipendi futuri? Si parla di ricalcolo degli stipendi per effetto del nuovo taglio del cuneo fiscale deciso dal governo Meloni, ma anche di prossime misure che contribuiranno ancora ad aumentare gli stipendi dei lavoratori italiani, in modo da assicurare loro un sempre maggiore potere di acquisto.
Ciò significa che chi percepisce stipendi superiori ai 2.692 euro, per redditi annui entro i 35mila euro, non avrà alcun aumento per effetto del nuovo taglio del cuneo fiscale e cambiano anche calcoli e aumenti degli stipendi per un diverso taglio del cuneo fiscale applicato in base ai redditi.
Come, infatti, stabilito dal governo Meloni, il taglio del cuneo fiscale è al 3% per chi ha redditi fino a 25mila euro e al 2% per chi ha redditi tra 25mila e 35mila euro. Ciò significa che chi percepisce uno stipendio di 700 euro al mese avrà un aumento di 21 euro mensili, per chi prende stipendi da 1.200 euro, l’aumento sarà di 36 euro, che salgono a 42 euro per stipendi di 1.400 euro al mese.
Per chi percepisce stipendi mensili di 2mila euro, l’aumento sarà di 40 euro, per arrivare ai circa 54 euro in più per chi percepisce stipendi di circa 2.700 euro al mese (precisamente fino a 2.692 euro).
A tali aumenti dovuti al calcolo del nuovo taglio del cuneo fiscale, bisogna aggiungere ulteriori aumenti per le buste paga di marzo ma solo ed esclusivamente per alcune categorie di lavoratori.
Arriverà, infatti, nelle buste paga di marzo 2023 la seconda tranche del pagamento del bonus di 350 euro totali spettante a lavoratori del settore terziario, del commercio e della grande distruzione.
La prima tranche di 200 euro è stata pagata a gennaio 2023 mentre i 150 euro restanti saranno pagati in busta paga a marzo, il che significa che alcuni lavoratori del settore tra nuovo taglio del cuneo fiscale e ulteriore bonus avranno aumenti in busta paga a marzo fino a 200 euro in alcuni casi.
Al di là del nuovo taglio del cuneo fiscale e di ulteriori aumenti, bonus e arretrati che alcune categorie di lavoratori riceveranno a gennaio, altri cambiamenti per gli stipendi futuri potrebbero derivare da importanti decisioni che a breve saranno prese, tra nuova riforma del fisco in arrivo proprio a marzo e nuova riforma del lavoro.
Partendo dalla riforma del Fisco, potrebbe ancora incidere sugli stipendi futuri dei lavoratori partendo dal pagamento delle tasse. Misura cardine della nuova riforma fiscale di marzo è, infatti, la revisione delle aliquote Irpef per il pagamento delle tasse sui redditi.
Se, infatti, il governo Draghi lo scorso anno ha già modificato le aliquote Irpef portandola da cinque a quattro, ora il governo Meloni ha intenzione di ridurle ancora portandole a tre. Le quattro aliquote Irpef attuali in base ai diversi scaglioni di reddito sono le seguenti:
In tal caso, infatti, gli stipendi aumenteranno, considerando che si tratta della fascia di redditi per cui l’aliquota Irpef di pagamento sulle tasse scenderebbe dal 35% al 27%, riducendosi di ben 8 punti percentuali di tasse da pagare.
Ulteriori cambiamenti per gli stipendi futuri potrebbero derivare dalla nuova riforma del lavoro su cui è già al lavoro il governo Meloni.
Se per il momento il governo Meloni ha fissato al 3% il taglio del cuneo fiscale per chi ha redditi fino a 25mila euro e al 2% per chi ha redditi tra 25mila e 35mila euro, con la nuova riforma del lavoro ci potrebbe essere una ulteriore revisione del taglio al cuneo fiscale, che potrebbe aumentare gradualmente, arrivando al 5% per tutti i redditi fino a 35mila euro, aumentando ancora le buste paga dei lavoratori dipendenti, e non di poco.