aumento stipendi sorpresa 2022 doppia crescita 2023
Come si preparano ad aumentare gli stipendi ancora nel 2023 con doppia crescita dopo aumenti a sorpresa già avuti quest’anno
Quanto aumentano gli stipendi già a sorpresa nel 2022 in attesa doppia crescita per 2023? Non solo aumenti degli stipendi fino a dicembre 2022 per effetto della decontribuzione al 2% per ridurre le tasse e aumentare gli importi netti in busta paga ma anche ulteriori aumenti riconosciuti per effetto di diverse misure in attesa di un doppio aumento degli stipendi previsti nel 2023.
Ci sono stati anche aumenti degli stipendi già a sorpresa nel 2022: secondo quanto emerge dall’ultima indagine della Banca centrale d’Irlanda, realizzata in collaborazione con Indeed, c’è stato, infatti, un aumento degli stipendi all’inizio del 2022 in sei delle principali economie dell’Eurozona, tra cui l’Italia, dove il tasso di crescita medio ponderato è più che raddoppiato, passando da circa il 2% alla fine del 2021 a oltre il 4% a fine estate 2022, e arrivare al 5,2% a ottobre.
Gli aumenti degli stipendi riguarda categorie professionali diverse. Da inizio anno fino a ottobre, sei categorie professionali su 10 dell’Eurozona hanno registrato una crescita dei salari superiore al 3%. In Italia, gli stipendi migliori si sono registrati per installatori e manutentori (+8.7%), contabili (+7.4%) e infermieri (+6.7%).
Doppia sarà la crescita degli stipendi nel 2023, sia per il taglio cuneo fiscale e sia per le possibili modifiche al vaglio per la revisione delle tasse, soprattutto dell’Irpef, sia nazionale che locale.
A partire dal nuovo taglio del cuneo fiscale, che servirà ancora per ridurre le tasse in busta paga e aumentare quindi gli stipendi netti, sarà differente il prossimo anno in base ai redditi. In governo Meloni ha, infatti, deciso per un taglio del cuneo fiscale del 3% per redditi annui entro i 20mila euro e del 2% per redditi annui entro i 35mila euro.
Ciò significa che in base al reddito percepito, gli aumenti degli stipendi saranno differenti ma non sarà previsto alcun aumento per il nuovo taglio cuneo fiscale per chi ha redditi oltre i 35mila euro.
Altro motivo di crescita degli stipendi nel 2023 è una nuova eventuale revisione delle aliquote Irpef per il pagamento delle tasse. Se, infatti, già quest’anno l’ex governo Draghi ha modificato le aliquote Irpef di pagamento per le tasse riducendole da cinque a quattro, nel 2023 potrebbero diventare tre.
Le precedenti aliquote Irpef in vigore erano cinque ed erano:
Alla revisione dell’Irpef nazionale, che potrebbe portare ulteriori aumenti di stipendi ad alcune categorie di lavoratori con determinati redditi, si dovrebbero affiancare anche possibili modifiche dell’Irpef locale. Si prospettano, infatti, possibili revisioni sia di Irpef regionale che di Irpef comunale che potrebbero aumentare ma anche contribuire ad abbassare gli stipendi degli italiani.
Comuni e regioni il prossimo anno potranno aumentare l’Irpef locale o sostituire l’aumento delle tasse locali con una nuova tassa locale da applicare a chi si imbarca in porti o aeroporti. Gli enti locali avrà piena libertà di stabilire le aliquote di pagamento dell’Irpef locale con possibilità di aumenti o anche ribassi.
Per esempio, la Lombardia ha già rivisto le aliquote Irpef solo per i redditi sopra i 75 mila euro, per cui gli scaglioni di reddito e le relative aliquote delle tasse regionale sono diventate le seguenti: