Nuovo bonus una tantum 150 euro insieme ad aumenti da ottobre ma anche tasse per tanti italiani e rimborsi: cosa accade da ottobre per lavoratori e pensionati
E’ stato approvato un nuovo bonus una tantum a novembre del valore di 150 euro con il Decreto Aiuti Ter e che si somma ai 200 euro di bonus una tantum di luglio già ricevuto da alcuni e per cui altre categorie di persone sono ancora in attesa. Si tratta di aumenti certamente importanti sia per lavoratori che per pensionati a cui si aggiungono, rispettivamente, ulteriori aumenti derivanti da decontribuzione al 2% e rivalutazione anticipata al 2%.
Tuttavia insieme al nuovo bonus di 150 euro a novembre e ulteriori aumenti si apprestano ad esserci anche tasse e rimborsi totali o parziali per tanti italiani. Vediamo cosa potrebbe cambiare.
Stando ad alcuni calcoli, gli aumenti di pensioni e stipendi con la rivalutazione anticipata al 2% e decontribuzione al 2% saranno compresi tra circa 10 euro e circa 50 euro al mese per chi prende pensioni e stipendi più alte intorno ai 2.600 euro mensili.
Per fare qualche esempio di quanto potrebbe aumentare la pensione o uno stipendio fino alla fine del 2022 per effetto della rivalutazione anticipata e della decontribuzione al 2%, chi prende un trattamento di 700 euro avrà circa 711 euro al mese, chi prende una pensione di 1.200 euro, avrà un aumento di 24 euro al mese, mentre chi prende una pensione da 2.000 euro prenderà 2.040 euro, fino ad arrivare a 2.652 euro per chi percepisce una pensione di 2.600 euro.
Solo per i lavoratori e non per i pensionati, si devono considerare inoltre gli arretrati da luglio a settembre, per cui per un aumento di 24 euro al mese per uno stipendio di 1.200 euro al mese per un totale di 72 euro fino a dicembre, bisogna aggiungere ulteriori 72 euro di arretrati da luglio a settembre per un aumento complessivo di 144 euro a cui aggiungere gli ulteriori 150 euro di nuovo bonus una tantum di novembre. Totale di aumento stipendio: 294 euro.
Non tutti i pensionati e i lavoratori che avranno aumenti da ottobre a dicembre per effetto della rivalutazione pensionistica anticipata al 2% e della decontribuzione al 2% potranno avere anche il nuovo bonus una tantum di 150 euro.
L’ulteriore aumento di 150 euro spetterà, infatti, solo per la mensilità di novembre solo a pensionati e lavoratori con redditi entro i 20mila euro annui, mentre la rivalutazione anticipata e la decontribuzione si applicano a coloro che hanno redditi annui entro i 35mila euro.
Ciò significa che coloro che hanno redditi annui entro i 20mila euro potranno avere aumenti ssia per rivalutazione anticipata al 2% e decontribuzione al 2%, cioè di qualche decina di euro, e sia per i 150 euro di nuovo bonus.
Chi supera i 20mila euro e fino a 35mila euro avrà aumenti di pensioni e stipendi solo di qualche decina di euro solo per rivalutazione anticipata e decontribuzione al 25 e nessun ulteriore bonus di 150 euro.
Se è vero che tanti italiani si preparano ad avere dal prossimo mese di ottobre aumenti di stipendi e pensioni è anche vero che si apprestano a pagare tasse e a ricevere rimborsi che per alcuni potrebbero essere totali ma per altri parziali, senza considerare l’aumento generali dei costi, anche di mutui e affitti che devono essere comunque pagati.
Da ottobre e dicembre, è, infatti, in programma il pagamento di tasse come: