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Cosa potrebbe ancora cambiare per bonus 200 euro esteso con conversione legge Decreto Aiuti bis: possibili modifiche e chiarimenti
I lavoratori dipendenti, i pensionati e i titolari di reddito di cittadinanza hanno ricevuto il bonus di 200 euro una tantum a luglio, mentre ci sono categorie di persone che devono ancora ricevere il pagamento del bonus tra chi lo avrà in automatico direttamente in busta paga ad ottobre, come precari della scuola, collaboratori sportivi o anche titolari di indennità di disoccupazione Naspi e Dis Coll, e chi deve, invece, ancora presentare domanda all’Inps per avere i 200 euro, come i lavoratori domestici e non solo. Vediamo quali sono le modifiche per il bonus di 200 euro esteso a settembre-ottobre che si studiano nel decreto conversione del Dl Aiuti bis.
Tuttavia, pur con il rifinanziamento del fondo destinato all’erogazione del bonus di 200 euro una tantum ai titolari di Partita Iva, non si sa se tutti i lavoratori autonomi e professionisti potranno effettivamente ricevere il pagamento dovuto perché si stima un numero maggiore di richieste rispetto alle risorse disponibili, tanto che l’erogazione dei soldi a coloro che parteciperanno al click day di settembre avverrà in ordine cronologico in base al tempo di presentazione della domanda.
Le modifiche a cui si potrebbe lavorare in sede di conversione in legge del Decreto aiuti bis riguardano proprio eventuali nuove risorse da stanziare per aumentare la dotazione del fondo per il pagamento del bonus di 200 euro ai titolari di Partita Iva in modo che nessuno degli aventi diritto ne sia escluso.
Altre modifiche su cui si potrebbe discutere per il bonus 200 euro esteso a settembre-ottobre riguardano la platea degli esclusi dal beneficio e non perché non rientranti per legge nei requisiti previsti ma per ritardo o mancata presentazione nei tempi previsti dell’autodichiarazione al datore di lavoro.
Per avere, infatti, pieno diritto ad avere il bonus di 200 euro bisogna soddisfare requisiti specifici che sono avere un reddito annuo entro i 35mila euro (per il 2021) e aver usufruito dello sgravio contributivo dello 0,8% nei primi sei mesi dell’anno (entro il 23 giugno 2022). I lavoratori dipendenti privati avrebbero dovuto presentare entro lo scorso giugno apposita autodichiarazione che riportasse tali condizioni insieme a quella di non percepire altre misure.
Ci sono, però, lavoratori che pur avendo diritto al bonus 200 euro una tantum non hanno presentato l’autodichiarazione nei tempi stabiliti e non hanno ricevuto i 200 euro e non li riceveranno a meno che non si decida di permettere ai ritardatari di presentare l’autocertificazione per avere il bonus.
Non ci sarà, invece, alcuna modifica per il bonus di 200 euro esteso in sede di conversione del Decreto Aiuti bis per la sua proroga fino a fine anno. Nonostante, infatti, in molti avessero proposto la proroga dei bonus di 200 euro ancora fino a dicembre come misura principale, ed effettivamente di aiuto, sia per lavoratori che per pensionati con l’aumento costante dell’inflazione, nulla è stato fatto in tal senso.
La richiesta di ulteriore estensione del bonus di 200 euro fino a dicembre non è stata presa in considerazione a favore di altre misure per aiutare lavoratori e pensionati, come decontribuzione al 2%, rivalutazione pensionistica anticipata al 2%, bonus bollette, ecc, decisamente meno incisive dei 200 euro per tutti e netti fino al 31 dicembre 2022.