Tutelare il potere di acquisto degli italiani con bonus 200 euro esteso per prossimi mesi in modo strutturale o tasse su prodotti: cosa ci sarà nel decreto aiuti bis di luglio
Tutelare il potere di acquisto di lavoratori e pensionati, garantire a tutti i cittadini di poter contrastare l’attuale andamento dell’inflazione, sempre crescente, nonché il caro-prezzi. In questi ultimi mesi sono aumentati di prezzi dei carburanti ma anche delle bollette di luce e gas e generi di consumo primario, come pasta, olio, carne.
Il governo Draghi lavorava a misure per tutelare il potere di acquisto degli italiani attraverso aumenti di stipendi e pensioni, misure che potrebbero ora essere bloccate con la caduta del governo Draghi ma ci sono i cosiddetti affari correnti che lo stesso governo di transizione deve chiudere, a partire dal Decreto aiuti bis di luglio 2022. Vediamo cosa potrebbe prevedere il decreto aiuti bis di luglio tra Bonus 200 euro esteso da Agosto a Dicembre o riduzione iva?
Il lavoro si concentra particolarmente sul bonus 200 euro, misura approvata una tantum a luglio per dare a lavoratori e pensionati ulteriori risorse per poter contrastare l’aumento dell’inflazione. L’idea era, e forse è, quella di estendere il bonus ancora fino alla fine dell’anno, quindi continuare ad erogare il bonus di 200 euro da agosto a settembre.
Secondo i tecnici del Tesoro, la proroga del bonus 200 euro dovrebbe costare tra i 6 e i 6,5 miliardi di euro, varrebbe ancora sia per lavoratori e sia per pensionati con richiesta da più parti pervenuta di riconoscimento dei 200 euro anche ai lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva in modo automatico, considerando che chi ha partita Iva attende ancora il decreto ministeriale con le modalità per avere il primo bonus 200 di luglio e si è molto in ritardo.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, nel Decreto aiuti bis di luglio 2022 dovrebbe rientrare un piano di riduzione, fino all’azzeramento, dell’Iva che, però, ancora non si sa se si studia in concomitanza al bonus di 200 euro o in alternativa ai 200 euro.
Il taglio dell’Iva nel nuovo decreto Aiuti biso dovrebbe interessare solo specifici prodotti e generi di consumo e sarebbe articolato in due modalità. Si pensa, infatti, al totale abbattimento dell’Iva al 4% ora su generi di prima necessità e largo consumo come: