Bonus 200 euro diventare strutturale per sempre
Aumentare le buste paga di 200 euro con bonus strutturale per sempre: quali sono possibilità reali e limiti e vincoli
Il bonus 200 euro esteso per i prossimi mesi potrebbe diventare strutturale per sempre? Cresce l’attesa per capire quali saranno le effettive misure del governo per garantire l’aumento degli stipendi dei lavoratori e dare così loro un maggiore potere di acquisto visti gli attuali andamenti di inflazione, che continua a cresce, e prezzi dei generi di consumo, sempre più alti.
Le misure al vaglio sono diverse, da nuovo taglio del cuneo fiscale, ad estensione del bonus di 200 euro per i prossimi mesi a introduzione del salario minimo, a decontribuzione a lavoro. Le ultime novità riguardano il bonus di 200 euro che, secondo le indiscrezioni, potrebbe non solo essere esteso per altri mesi ma anche diventare strutturale.
Ciò significa che il nuovo Decreto Aiuti potrebbe confermare l’erogazione dei 200 euro, al mese, da agosto a dicembre, per poi lasciare spazio al nuovo taglio del cuneo fiscale, per ridurre le tasse e aumentare di conseguenza gli importi in busta paga, per la prossima riforma fiscale 2023.
Le ultime indiscrezioni anticipano, però, la possibilità che il bonus di 200 euro per dare maggiore potere d’acquisto a cittadini, famiglie e lavoratori italiani possa diventare strutturale sempre.
Non più, dunque, una misura una tantum per sostenere i cittadini, né di estensione per qualche mese come soluzione ponte prima di una vera e propria riforma fiscale che riesca a garantire maggiori risorse economiche agli italiani, ma per sempre.
L’idea è quella di introdurre in modo strutturale il bonus di 200 euro ogni mese come il bonus Renzi, di importo più alto, e a sostenere tale ipotesi ci sono le forze sociali. Il segretario della Cgil Landini ha, infatti, spiegato come un aumento di 200 euro strutturale in busta paga rappresenterebbe un effettivo e reale aiuto proporzionale alla grave inflazione del momento.
Anche dal Pd arrivano richieste di sostanziosi aumenti sia di buste paga che di pensioni per garantire sia a lavoratori che a pensionati un maggiore potere di acquisto. Tuttavia, potrebbero non esserci abbastanza soldi per soddisfare l’aumento dei 200 euro strutturale per tutti, sia lavoratori e pensionati, per cui probabilmente si dovrebbe procedere alla scelta delle categorie di persone a cui assicurare il bonus per sempre.
Potrebbe, per esempio, essere erogato solo ai lavoratori dipendenti, escludendo gli autonomi, o in maniera progressiva in termini di importi in base al reddito ma sempre entro i 35mila euro, per cui per esempio riconoscere 200 euro a chi ha redditi più bassi fino ad arrivare a 100 euro circa per chi ha un reddito più alto sui 35mila euro, o, ancora, potrebbe essere riconosciuto in base al quoziente familiare.
In questo quadro, dunque, verrebbero esclusi dalla possibilità di avere il bonus di 200 euro strutturale per sempre i lavoratori autonomi e liberi professionisti (che attendono ancora tra l’altro il decreto ministeriale per avere il primo bonus 200 euro una tantum di luglio), ma anche precettori di prestazioni come Naspi per la disoccupazione o reddito di cittadinanza.