Unica misura al momento possibile per garantire aumento degli stipendi è bonus di 200 euro esteso fino alla fine dell’anno: conseguenze della fine del governo Draghi
Cade il governo Draghi ed è caos, non solo in Italia: tanti i provvedimenti che si bloccano, tanti quelli su cui di dovrà accelerare per permettere al governo di chiudere una serie di partite aperte e che devono essere portate a termine. Ma tante misure particolarmente attese da famiglie, imprese, lavoratori rimarranno incompiute, lasciando l’amaro in bocca a tanti.
Tra le misure che al momento resteranno incompiute sono quelle di aumento degli stipendi: si lavorava ad una serie di misure per garantire un aumento degli stipendi a tutti i lavoratori ma dopo il blocco del rinnovo dei contratti pubblici per fine governo sembra che l’unico modo per aumentare gli stipendi sia il bonus di 200 euro nei prossimi mesi.
Con il governo Draghi si pensava a tale eventualità fino a dicembre per poi procedere con una era e propria riforma fiscale che avrebbe dovuto un nuovo taglio del cuneo fiscale, per ridurre le tasse e prevede aumenti strutturali in busta paga per tutti, stimati introno agli 80-100 euro al mese.
Forse un taglio del cuneo fiscale sarebbe potuto arrivare anche prima della nuova riforma fiscale 2023 già nel corso di quest’anno. Tuttavia, ad oggi tutto sembra essere saltato: tempo di lavorare sul taglio del cuneo fiscale per aumentare gli stipendi non c’è, né per l’introduzione del salario minimo né per concludere le trattative sui rinnovi contrattuali, statali e di privati, avviate e tanto attese ma che con un governo pìdi transizione non possono essere portate a termine.
Sono diversi i contratti in discussione, come Ccnl Scuola e Ccnl Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Amministrativi, Tecnici, OSS e Professioni Sanitarie, Contratto Enti Locali, ma anche Contratto Commercio e Contratto assicurativi, e non solo, che potrebbero essere bloccati senza garantire i dovuti aumenti ai lavoratori inquadrati con tali Ccnl.
L’unica misura attualmente possibile per garantire un aumento degli stipendi è quella del bonus di 200 euro da estendere anche nei prossimi mesi, vale a dire da agosto a dicembre, misura che è stata già discussa, sostenuta da tutte le forze politiche e sociali, nonché da Confindustria e importante contro l’inflazione.