Bonus 200 euro potrebbe diventare strutturale nel 2023 e quando e come arriva a Luglio

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Pronto ad arrivare il bonus 200 euro una tantum ma vi sono anche tante proposte di estensione della misura da rendere strutturale dal prossimo anno

Quando, come arriva e per chi potrebbe diventare strutturale nel 2023 il bonus da 200 euro? Il governo Draghi si prepara ad erogare a lavoratori e dipendenti ma anche disoccupati il nuovo bonus una tantum da 200 euro, misura dedicata a specifiche categorie di persone e che il prossimo anno potrebbe diventare strutturale per alcune di loro. Vediamo allora come e quando arriverà il bonus da 200 euro.

  • Bonus 200 euro quando e come arriva a lavoratori e pensionati
  • Bonus 200 per partite Iva forfettarie e ordinarie a chi spetta
  • Per chi potrebbe diventare strutturale bonus da 200 euro nel 2023?

Bonus 200 euro quando e come arriva a lavoratori e pensionati

Il bonus da 200 (al momento una tantum) spetta a lavoratori dipendenti, pensionati ma anche precettori di reddito di cittadinanza e Naspi che, in ogni, caso, soddisfino il requisito dei 35mila euro di guadagni annui. Il bonus 200 euro viene erogato in automatico a determinate categorie di persone, mentre altri dovranno presentare apposita domanda.

In particolare, il bonus da 200 euro arriva in automatico a luglio a:

  • lavoratori dipendenti; 
  • pensionati; 
  • titolari di reddito di cittadinanza con un reddito annuale lordo non superiore ai 25mila euro;
  • lavoratori dello spettacolo, che nel corso del 2021 hanno ricevuto il bonus 2.400 euro previsto dal Decreto Sostegni e che abbiano versato almeno 50 contributi giornalieri;
  • disoccupati con Naspi e Discoll, che il 30 giugno percepiranno i 200 euro insieme alle prestazioni per la disoccupazione.

Devono, invece, presentare domanda per avere il bonus da 200 euro le seguenti categorie di persone: 

  • badanti, colf e lavoratori domestici;
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che abbiano svolto la prestazione per almeno 50 giornate nel 2021 e abbiano un reddito sempre entro i 35mila euro;
  • lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali Inps;
  • lavoratori autonomi privi di partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza;
  • incaricati alle vendite a domicilio.

Bonus 200 per partite Iva forfettarie e ordinarie a chi spetta

Anche i titolari di partita Iva rientrano tra coloro che possono ricevere il bonus di 200 euro una tantum ma a differenza di pensionati e lavoratori dipendenti devono seguire modalità differenti per averlo. Il requisito per beneficiarvi resta sempre quello del reddito annuo entro i 35mila euro ma per richiederlo si attende ancora apposito decreto con modalità e tempi per la richiesta del bonus da 200 euro per gli autonomi che, al momento, dovrebbe essere garantito da un fondo appositamente creato più agli autonomi.

Per chi potrebbe diventare strutturale bonus da 200 euro nel 2023?

La misura del bonus oggi una tantum da 200 approvata dal governo Draghi si vorrebbe rendere strutturale. In diverse occasioni, infatti, i sindacati hanno rilanciato sulla proposta di rendere i 200 euro strutturali per lavoratori e soprattutto per i pensionati, alla luce dell’attuale andamento economico e dell’inflazione che sta creando non pochi problemi alle famiglie italiane che, a causa di caro energia, caro carburanti, caro prezzi, non sempre riescono ad arrivare a fine mese per cui avrebbero bisogno di ulteriori misure di sostegno al reddito.