Cambia l'impianto normativo del bonus affitti con il decreto maggio e, sebbene le date di approvazione ed esecuzione siano incerte, si va verso l'allargamento dell'agevolazione.
Si prospetta un nuovo rilancio del bonus affitti per il mese di maggio. Non solo la misura sarà prorogata, andando quindi al di là del solo mese di marzo come previsto dal primo decreto governative contenente misure per la tutela economica di famiglie e imprese.
Ma è destinato ad allargarsi oltre le categorie già individuate ovvero botteghe e negozi. L'emergenza coronavirus, per quanto sia adesso in fase di rallentamento, ha fatto sentire i suoi effetti per tutto il mese di aprile e anche adesso che è iniziata la fase 2, la situazione è piuttosto precaria.
Si ricomincia dal provvedimento precedente che, si badi bene, non prevede affatto una sospensione del pagamento del canone di locazione bensì un credito di imposta per l'importo dell'affitto a carico di negozi e botteghe.
In buona sostanza è compresa esclusivamente la categoria catastale C1 e in ogni caso tra i requisiti richiesti c'è la sospensione dell'attività. Cambia quindi l'impianto normativo con il decreto maggio e, sebbene le date di approvazione ed esecuzione siano incerte, si va verso l'allargamento dell'agevolazione. Vediamo quindi
Condizione fondamentale richiesta è l'uso non abitativo e di conseguenza nulla è previsto per gli affitti tra privati. La formula utilizzata continua a essere quella del credito d'imposta del 60% dell'ammontare mensile del canone di locazione, leasing o concessione di immobili.
Facilitazioni anche per enti non commerciali in relazione al canone di locazione, leasing o concessione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell'attività istituzionale, alle strutture alberghiere, a coloro che esercitano attività d'impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro.
Il credito d'imposta si applica per i mesi tra aprile e giugno 2020, ma solo a fronte di un calo del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le nuove disposizioni permettono alle imprese di accedere a un credito di imposta per il 2020 pari al 60% del canone di locazione di immobili.
Ma è il caso di fare notare che i beneficiari dell'agevolazione sugli affitti per l'emergenza coronavirus devono in ogni caso corrispondere l'importo dovuto e possono utilizzare la somma maturata con il credito di imposta solo sotto forma di compensazione.
Di conseguenza l'agevolazione non spetta per le locazione private. Considerando quindi tutte le novità e le mancate novità, il bonus affitti per negozi e aziende è accessibile solo in presenza di una serie di condizioni ben precise.