Bonus badanti e colf coronavirus a chi spetta e importi in decreto aprile Governo Conte

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Nell'atteso decreto del mese di aprile dovrebbe finalmente trovare spazio un aiuto economico per le categorie di lavoratori finora rimaste escluse, come colf e badanti.

Ci sono alcune categorie di lavoratori che sono rimaste fuori da tutti gli aiuti economici fino qui approvati dal governo Conte per fronteggiare l'emergenza economica e occupazionale che è derivata dalla diffusione del coronavirus.

Pensiamo ad esempio alle colf e alle badanti, escluse da tutte le facilitazioni. Non possono infatti accedere al bonus di 600 euro per gli autonomi, riservato a liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi, iscritti alle gestioni speciali dell'Assicurazione generale obbligatoria, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, braccianti agricoli e lavoratori dello spettacolo.

E né lo saranno con il rinnovo del bonus di aprile che dovrebbe essere portato a 800 euro. Allo stesso tempo sono fuori da ogni forma di cassa integrazione, tra quella ordinaria e quella in deroga. Semaforo rosso anche per la prestazione di integrazione salariale.

In tutti questi casi viene infatti richiesto un rapporto di lavoro di tipo dipendente. Ma qualcosa dovrebbe cambiare con l'atteso decreto del mese di aprile:

  • Coronavirus, arriva il bonus badanti e colf
  • Bonus badanti e colf, a chi spetta e importi

Coronavirus, arriva il bonus badanti e colf

Sono due le soluzioni adesso allo studio per assicurare una forma di sostegno al reddito alle badanti e alle colf ovvero a quei lavoratori e lavoratrici che non hanno fin qui ricevuto alcun aiuto per compensare le mancate entrate economiche dettate dalle nuove regole sul distanziamento sociale.

Da una parte c'è l'inclusione tra i beneficiari del reddito di emergenza, destinato a tutti quei lavoratori esclusi dalle agevolazioni fin qui promosse. Non solo colf e badanti, dunque, ma anche precari ovvero chi svolge lavori saltuari e ha versato un minimo di contributi all'Istituto nazionale della previdenza sociale. D

all'altra - ed è l'ipotesi che sta adesso prendendo maggiormente piede - è quella della concessione di una sorta di cassa integrazione in deroga. D'altronde stiamo parlando di circa 2 milioni di lavoratori domestici ovvero di un numero piuttosto elevato di persone coinvolte e difficilmente trascurabili.

Stando agli ultimi rilevamenti, di questi 2 milioni di lavoratori domestici, 859.000 sono regolari con gli stranieri che sono circa 640.000.

Bonus badanti e colf, a chi spetta e importi

La richiesta di estendere al settore delle colf e badanti la cassa integrazione in deroga è stata avanzata sia dalle associazioni datoriali di categoria e sia dalle organizzazioni sindacali di settore in occasione del faccia a faccia con la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.

La cassa integrazione in deroga semplificata spetterebbe sulla base di due parametri: l'orario di lavoro e le prestazioni effettuate. Resta ancora da definire l'importo, ma allo studio c'è l'ipotesi di erogare un minimo di 400 euro e un massimo di 600 euro.

Non solo, ma Nunzia Catalfo ha annunciato anche l'introduzione di tutele in caso di malattia o quarantena. L'appuntamento è con il prossimo decreto di aprile.