Bonus e agevolazioni (anche a fondo perduto) per case e terreni da usare ora prima riordino o cancellazione 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bonus e agevolazioni (anche a fondo perd

Quali sono, cosa prevedono e per chi i bonus ancora disponibili nel 2023 per case e terreni prima di possibili modifiche 2024

Quali sono i bonus e le agevolazioni (anche a fondo perduto) per case e terreni da usare ora prima cancellazione o riordino 2024? Il governo ha annunciato l’intenzione di un riordino dei bonus attualmente disponibili e, stando alle ultime notizie, il lavoro di revisione potrebbe concentrarsi anche sui bonus edilizi e i bonus casa attualmente in vigore. Vediamo allora di seguito quali sono i bonus casa e terreni di cui si potrebbe usufruire ancora tranquillamente prima di possibili modifiche il prossimo anno. 

  • Bonus e agevolazioni per case ancora disponibili nel 2023
  • Bonus terreni da usare prima di cancellazione o riordino 2024


Bonus e agevolazioni per case ancora disponibili nel 2023

Sono diversi i bonus e le agevolazioni disponibili per lavori in casa prima di un eventuale riordino, o addirittura cancellazione, nel 2024.

Il primo bonus ancora disponibile nel 2023 per lavori in casa è il bonus ristrutturazioni, che prevede una detrazione fiscale al 50% per chi effettua lavori sul proprio immobile per un importo massimo di 96mila euro, fruibile in 10 quote annuali dello stesso importo.

Il bonus ristrutturazioni 2023 può essere richiesto da tutti coloro che hanno intenzione di ristrutturare casa e se ne può usufruire in dichiarazione dei redditi. Al bonus ristrutturazioni è collegato il bonus mobili, che prevede una detrazione Irpef al 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) per l’arredamento di un immobile oggetto di ristrutturazione. 

E’ possibile usufruire del bonus mobili sia per l’acquisto ogni genere di arredamento e mobile, sia per l’acquisto di apparecchi di illuminazione di complemento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione e sia per l’acquisto di grandi elettrodomestici, purchè dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni.

La detrazione vale su una spesa massima di 8mila euro e viene divisa dieci quote annuali di pari importo. Per usufruire del bonus mobili per l’acquisto di arredi di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia si devono effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili e conservare tutti i documenti, fatture, scontrini, ricevute, per attestare l’effettiva spesa sostenuta nel caso di eventuali controlli fiscali.
 
Altro bonus disponibile nel 2023 per chi decide di fare specifici lavori in giardino è il bonus giardini. Si tratta di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per lavori di sistemazione e miglioramento di spazi verdi e giardini che viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, su un importo massimo di 5.000 euro per lavori su unità immobiliare a uso abitativo, per cui la detrazione massima che si può ottenere è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile. 

Il bonus giardini 2023 vale per determinati lavori in giardino, come:

  • realizzazione di giardini pensili;
  • realizzazione di coperture a verde;
  • grandi potature;
  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • spese di progettazione e manutenzione relative all'esecuzione dei precedenti interventi;
  • realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi;
  • riqualificazione di prati;
  • fornitura di pianti e arbusti.
Possono usufruire del bonus giardini 2023 tutti i contribuenti che detengono, sulla base di un titolo idoneo, un immobile in cui vogliono effettuare interventi per miglioramento di spazi verdi, vale a dire, da proprietari di immobili, a nudi proprietari, a inquilini di case in affitto, a chi gode di un diritto reale di godimento come l’usufrutto, chi ha l’immobile in comodato, ecc. 

Ancora disponibile quest’anno 2023 per lavori in casa anche l’ecobonus di cui si può usufruire solo se si effettuano determinati tipi di lavori che migliorano l’efficientamento energetico di una casa e che prevede due detrazioni al 65% e al 50%.

In particolare, la detrazione al 65% dell’ecobonus vale per lavori come:

  • installazione di collettori solari termici, per limiti di spesa fino a 100mila euro;
  • installazione di caldaie a condensazione su parti comuni di edifici condominiali o su tutte le unità immobiliari in condominio, per limiti di spesa fino a 30mila euro;
  • sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione, per limiti di spesa fino a 30mila euro;
  • interventi di climatizzazione invernale e produzione acqua calda sanitaria con installazione sistemi di termoregolazione evoluti, per limiti di spesa fino a 30mila euro;
  • coibentazione di strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), per cui è prevista una detrazione massima fino a 60mila euro;
  • lavori di riqualificazione energetica globale, entro i limiti di 100mila euro;
  • sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza, per limiti di spesa fino a 30mila euro;
  • sostituzione scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, per limiti di spesa fino a 30mila euro;
  • microcogeneratori, per limiti di spesa fino a 100mila euro.
La detrazione del 50% vale, invece, per tutti gli altri lavori di risparmio energetico come: 
  • installazione impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentabili a biomasse combustibili, entro limiti di spesa di 30mila euro;
  • installazione di caldaie a condensazione su singole unità immobiliari con efficienza energetica per riscaldamento superiore o pari al 90%, entro limiti di spesa di 30mila euro;
  • acquisto e sostituzione di finestre comprensive di infissi, entro limiti di spesa di 60mila euro;
  • acquisto e installazione di schermature solari, entro limiti di spesa di 60mila euro.    
Anche il sismabonbus rientra tra i bonus per la casa ancora disponibili nel 2023 e che vale per gli interventi nelle aree colpite da eventi sismici e per lavori riqualificazione antisismica su parti degli edifici o singole unità immobiliari, nonchè per l’acquisto di immobili antisismici.

Il sismabonus prevede detrazioni dal 50% all’85% a seconda del tipo di interventi che vengono effettuati su singole case o edifici condominiali. E’, inoltre, possibile usufruire del bonus con cessione del credito e sconto in fattura.

Il sismabonus spetta solo alle persone fisiche, ai condomini, agli istituti autonomi delle case popolari, alle cooperative di abitazione con proprietà divisa ed infine alle società sportive dilettantistiche e associazioni. Non rientrano nel sismabonus eventuali lavori su unità immobiliari rientranti nella categoria catastale A/1, A/8 e A/9, quindi le abitazioni in ville, le abitazioni di tipo signorile, i palazzi, i castelli di eminente pregio storico e artistico.

Altro bonus disponibile nel 2023 per la casa è il bonus sicurezza, che vale per l’installazione di cancellate, nuovi infissi o altre costruzioni per prevenire atti illeciti da parte di terzi e prevede una detrazione fiscale del 50% delle spese totali sostenute per eseguire i lavori. 

La detrazione spetta a tutti i contribuenti soggetti all’Irpef che sostengono le spese per l’installazione di sistemi di sicurezza entro il tetto massimo di 60mila euro. La detrazione dell’Irpef è suddivisa in 10 rate annuali di pari importo e spetta nei seguenti casi: 

  • a proprietari di case, inquilini e chiunque abbia qualche titolo d’uso dell’immobile a patto che sostenga le spese per l’esecuzione dei lavori;
  • a proprietari o inquilini che effettuano una sostituzione o modifica di infissi già esistenti;
  • per sostituzione infissi che delimitano un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
  • per immobili già accatastati o in fase di accatastamento al momento della sostituzione;
  • per sostituzione infissi che assicurano un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. e certificato dalla perizia di un tecnico abilitato;
  • per immobili dotati di impianto di riscaldamento.
Per usufruire del bonus sicurezza 2023 bisogna effettuare pagamenti con bonifici bancari o postali indicando:
  • causale del versamento;
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento;
  • numero e data della fattura.
Per chi decide di installare pannelli solari in casa, ma anche su terreni, sono disponibili quest’anno anche nuovi contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici. I contributi a fondo perduto sono concessi in misura non superiore al 40% del costo totale dell’intervento e possono presentarne domanda i proprietari per una sola unità immobiliare. 

I contributi a fondo perduto per pannelli solari valgono per le spese relative all’acquisto e installazione degli impianti e lavori correlati, spese per il monitoraggio dell’impianto, per spese tecniche, spese di istruttoria e di gestione della pratica, ma anche per oneri di sicurezza sostenuti per l’intervento.

Bonus terreni da usare prima di cancellazione o riordino 2024

Tra i bonus e le agevolazioni previste per i terreni ancora nel 2023 prima della cancellazione o del riordino possibile nel 2024, c’è il superbonus 110%-90% se si ha intenzione di installare l'impianto fotovoltaico sul terreno ma se di pertinenza di un'unità abitativa a condizione, però, che la stessa dia oggetto di interventi di riqualificazione energetica trainanti.

Per usufruire del superbonus per i terreni se si desidera installare un sistema fotovoltaico bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • installazione degli impianti da eseguire insieme ad uno degli interventi trainanti di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione nonché di adozione di misure antisismiche che danno diritto al superbonus;
  • cessione in favore del Gestore dei servizi energetici (GSE) dell’energia non auto-consumata in sito, cioè non condivisa per l’autoconsumo;
  • importo complessivo delle spese entro i 48mila euro.
Sono ancora disponibili quest’anno finanziamenti a fondo perduto per giovani che vogliono avviare un’impresa agricola e risiedono in zone rurali svantaggiate o in ritardo e che valgono per l’acquisto di terreni agricoli e di beni o servizi strumentali all’avvio dell’attività, compresi quelli usati nella produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti.

L’agevolazione a fondo perduto per terreni agricoli prevede la restituzione solo del 50% del capitale con prestiti a tasso agevolato, mentre il restante 50% è carico delle istituzioni e può essere richiesta da giovani tra i 18 e i 36 anni già in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o che intendono conseguirla entro due anni dalla presentazione della domanda rivolgendosi a Invitalia, agenzia specializzata negli investimenti e nello sviluppo imprenditoriale.

Per chi acquista terreni e vuole avviarci attività, sono disponibili anche finanziamenti a fondo perduto per micro, piccole e medie imprese agricole per investimenti innovativi relativi alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti. 

Gli incentivi per i terreni sono concessi solo sotto forma di contributo a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, e devono essere impiegati solo in sedi o stabilimenti delle imprese situate sul territorio nazionale.