Bonus edilizi quali conviene adottare subito rischi
Cosa potrebbe cambiare il prossimo anno per i bonus edilizi tre proroghe e conferme e possibili rischi dopo nuove elezioni
Si va verso l’elezione di un nuovo governo, verso la fine di un anno che è stato decisamente complesso per il nostro Paese sia dal punto di vista economico e sia dal punto di vista politico all’indomani della pandemia vissuta a causa del Covid-19 e verso la definizione di una nuova Legge di Bilancio le cui misure saranno ufficialmente decise dal nuovo governo, mentre altri provvedimenti sarebbero già stati definiti e a meno di sorprese inaspettate nulla dovrebbe cambiare, a partire dai bonus edilizi. Vediamo di seguito quali bonus edilizi conviene adottare subito ora per non avere rischi nel 2023?
Sarebbero, infatti, stati prorogati quasi tutti i bonus edilizi attualmente in vigore e validi, dunque, ancora fino alla fine del 2023 e in alcuni casi anche del 2024, ad eccezione del superbonus al 110% sulle villette unifamiliari, destinato a cessare alla fine di quest’anno.
Ciò significa che tra la fine di quest’anno e il prossimo non ci sarebbero grandi rischi per i bonus edilizi. Ciò significa che si potrà ancora usufruire di:
Del resto, diverse sono le posizioni dei diversi partiti politici sui bonus edilizi in vigore. Partendo dal M5S propone la stabilizzazione del superbonus 110%, con un nuovo Superbonus energia imprese, stabilizzazione degli altri bonus edilizi e del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta, per garantire liquidità a cittadini e imprese.
Passando al centrodestra, l’intenzione è quella di riordinare gli incentivi fiscali destinati all’efficientamento energetico degli immobili pubblici e privati e gli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza degli immobili residenziali.
Forza Italia punta, in particolare, su razionalizzazione e semplificazione della norma sugli incentivi edilizi, superbonus 110% e sul sismabonus, rendendola strutturale.
Per la Lega, il Superbonus 110% dovrebbe essere più coerente e applicabile, contenendo gli oneri a carico dello Stato insieme a quelli di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico degli edifici e rispondendo agli interessi e alle preoccupazioni di proprietari di casa, imprese e tecnici.
In particolare, la Lega propone la rimozione del vincolo del Sal (Stato Avanzamento Lavori) a settembre per le villette e per le prime case e in bassa classe energetica interventi anche dal 2023 ma con riduzione dell’incentivo, mentre per gli alloggi ex Iacp propone la riduzione Sal lavori dal 60% al 30% del 30 giugno 2023 e la proroga dal 2023 al 2025, nonché semplificazioni per la cessione del credito, e anche per i piccoli importi. Nessun riferimento, invece, ai bonus edilizi nel programma del centrosinistra.