Bonus edilizi quali conviene adottare subito rischi
Cosa potrebbe cambiare il prossimo anno per i bonus edilizi tre proroghe e conferme e possibili rischi dopo nuove elezioni
Si va verso l’elezione di un nuovo governo, verso la fine di un anno che è stato decisamente complesso per il nostro Paese sia dal punto di vista economico e sia dal punto di vista politico all’indomani della pandemia vissuta a causa del Covid-19 e verso la definizione di una nuova Legge di Bilancio le cui misure saranno ufficialmente decise dal nuovo governo, mentre altri provvedimenti sarebbero già stati definiti e a meno di sorprese inaspettate nulla dovrebbe cambiare, a partire dai bonus edilizi. Vediamo di seguito quali bonus edilizi conviene adottare subito ora per non avere rischi nel 2023?
Stando a quanto riportano le ultime notizie, non ci sono al momento particolare rischi per i bonus edilizi nel 2023.
Sarebbero, infatti, stati prorogati quasi tutti i bonus edilizi attualmente in vigore e validi, dunque, ancora fino alla fine del 2023 e in alcuni casi anche del 2024, ad eccezione del superbonus al 110% sulle villette unifamiliari, destinato a cessare alla fine di quest’anno.
Ciò significa che tra la fine di quest’anno e il prossimo non ci sarebbero grandi rischi per i bonus edilizi. Ciò significa che si potrà ancora usufruire di:
Con particolare riferimento al superbonus 110%, le proroghe sono diverse in base al tipo di intervento da attuare come:
Non ci sarà alcun rischio, dunque, per il superbonus 110% nel 2023 dunque per:
Rischi per la proroga effettiva o la revisione in alcune parti dei bonus edilizi potrebbero derivare dagli esiti delle prossime elezioni del 25 settembre che decreteranno un nuovo governo. Ma, in generale, si tratta di rischi relativi, considerando che si tratta di leggi già approvate che potrebbero subire magari qualche revisione.
Del resto, diverse sono le posizioni dei diversi partiti politici sui bonus edilizi in vigore. Partendo dal M5S propone la stabilizzazione del superbonus 110%, con un nuovo Superbonus energia imprese, stabilizzazione degli altri bonus edilizi e del meccanismo della cessione dei crediti d’imposta, per garantire liquidità a cittadini e imprese.
Passando al centrodestra, l’intenzione è quella di riordinare gli incentivi fiscali destinati all’efficientamento energetico degli immobili pubblici e privati e gli incentivi destinati alla riqualificazione, alla messa in sicurezza degli immobili residenziali.
Forza Italia punta, in particolare, su razionalizzazione e semplificazione della norma sugli incentivi edilizi, superbonus 110% e sul sismabonus, rendendola strutturale.
Per la Lega, il Superbonus 110% dovrebbe essere più coerente e applicabile, contenendo gli oneri a carico dello Stato insieme a quelli di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico degli edifici e rispondendo agli interessi e alle preoccupazioni di proprietari di casa, imprese e tecnici.
In particolare, la Lega propone la rimozione del vincolo del Sal (Stato Avanzamento Lavori) a settembre per le villette e per le prime case e in bassa classe energetica interventi anche dal 2023 ma con riduzione dell’incentivo, mentre per gli alloggi ex Iacp propone la riduzione Sal lavori dal 60% al 30% del 30 giugno 2023 e la proroga dal 2023 al 2025, nonché semplificazioni per la cessione del credito, e anche per i piccoli importi. Nessun riferimento, invece, ai bonus edilizi nel programma del centrosinistra.