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Per chi e di quanto aumenta l’assegno unico per figli dal prossimo mese di giugno: cosa è cambiato e cosa prevedono norme attuali
Quanto aumenta assegno unico figli tra 200-50 euro con aggiornamento Isee da giugno? L’assegno unico per i figli spetta ancora nel 2023 a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, sia che si tratti di coppie conviventi di fatto, sia che si tratti di coppie che hanno formalizzato la propria convivenza in Comune, che abbiano uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia, sia convivente con i genitori e sia a carico degli stessi.
La domanda per avere l’assegno unico per i figli deve essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale, può essere presentata anche mediante tutore del figlio ovvero del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato e deve essere presentata esclusivamente online sul sito Inps e, una volta accettata, ogni famiglia riceve l’importo dovuto dell’assegno unico che varia in base al valore Isee di ogni nucleo familiare.
Ciò significa che chi, per esempio, prima prendeva un assegno unico per figli di 175 euro più maggiorazione di 30 euro per entrambe i genitori occupati per un totale di 205 euro ora prende 221 euro.
La rivalutazione è stata applicata a tutti i beneficiari dell’assegno unico, sia sugli importi minimi dell’assegno unico per ogni figlio, per cui l’importo minimo è passato da 50 euro a 54,1 euro, e fino all’importo massimo, che passa da 175 euro a 189,2 euro.
Alla luce della nuova rivalutazione applicata all’assegno unico per figli, in generale gli importi dell’assegno unico sono aumentati arrivando da oltre 50 a oltre 200 euro e si tratta di aumenti che chi ha rinnovato l’Isee entro gennaio 2023 come ogni anno previsto per legge ha già ricevuto da febbraio o marzo scorso, mentre chi non ha rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio scorso o non lo ha proprio fatto e lo presenta in questi mesi riceverà gli aumenti dovuti dal prossimo mese di giugno.
Per chi presenta l’Isee dopo il 30 giugno, riceve l’aumento dell’importo dell’assegno unico dallo stesso mese in cui è stato presentato l’Isee. Per chi ha un Isee più basso, gli aumenti dovuti dell’assegno unico faranno superare i 200 euro che man mano decrescono al diminuire del valore Isee del nucleo familiare, arrivando a 180, 150, 90, 92, 80, e così via euro fino ad arrivare ai 54 euro per chi ha un Isee alto dai 40mila euro in su o per chi non ha proprio presentate l’Isee.
Precisiamo che accanto agli aumenti dell’assegno unico per figli dovuto alla rivalutazione annuale, la Legge di bilancio 2023 ha introdotto ulteriori aumenti per le maggiorazioni, come quelle dovute per bambini di età inferiore a un anno, per nuclei con 3 figli e un Isee inferiore ai 40mila euro e per famiglie con 4 figli. In questi casi, l’aumento sarà del 50%, che si sommerà all’effetto della rivalutazione.