Come cambiano aumenti buste paga per le diverse misure di sostegno al reddito approvate dal governo: quali sono e per chi
Come aumenta busta paga per chi avrà bonus 150 euro, detassazione, arretrati decontribuzione? Il governo Draghi ha messi in campo quest’anno diverse misure di sostegno al reddito per aiutare lavoratori, imprese e famiglie in un momento economico particolarmente difficile per il nostro Paese. Una serie di misure che contribuiscono ad aumentare gli importi degli stipendi e in misura differente a seconda di diverse condizioni. Vediamo quali sono e per chi.
Chi prende stipendi dai 2.700 euro in su non avrà alcun aumento dello stipendio per la decontribuzione al 2%, perché si tratta di una misura approvata solo per lavoratori con redditi annui entro i 35mila euro e in vigore da ottobre a dicembre con arretrati da luglio a settembre.
Per fare qualche esempio di calcolo di aumento di uno stipendio, prendendo il caso di un lavoratore che percepisce uno stipendio medio di 1.300 euro, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre avrà 1.326 euro circa al mese, per un aumento complessivo di 78 euro fino a dicembre a cui aggiungere ulteriori 78 euro di arretrati da luglio, per un totale di 156 euro.
Chi prende uno stipendio di 1.700 euro al mese avrà un aumento di 34 euro al mese per un aumento complessivo fino a fine anno, compreso di arretrati, di 204 euro, mentre chi prende uno stipendio di 1.900 euro al mese avrà un aumento mensili di 38 euro che salgono a 40 euro al mese per chi percepisce uno stipendio di 2mila euro, e fino a 52 euro al mese per chi prende stipendi più alti di 2.600 euro.
Il 31 dicembre 2022 la decontribuzione al 2% per aumentare le buste paga cesserà i suoi effetti. Agli aumenti degli stipendi da ottobre a dicembre per effetto della decontribuzione, bisogna aggiungere gli arretrati da riconoscere da luglio a settembre.
Ciò significa che chi percepisce, per esempio, uno stipendio da 1.400 euro, avrà aumenti mensili di 28 euro, per un totale, da ottobre a dicembre, di 84 euro di aumento dello stipendio a cui aggiungere ulteriori 84 euro da luglio a settembre.
Per chi ha uno stipendio di 1.900 euro, l’aumento sarà di 38 euro da ottobre a dicembre, per un totale di 114 euro, a cui aggiungere ulteriori 114 euro da luglio a settembre per una somma complessiva di 228 euro di aumento dello stipendio fino a fine anno solo per decontribuzione e relativi arretrati.
A tali aumenti degli stipendi fino a fine anno, bisogna aggiungere anche ulteriori importi aggiuntivi in busta paga dovuti alla detassazione welfare, vale a dire l’esenzione dal pagamento delle tasse sui benefit aziendali, la cui soglia di detassazione è stata nuovamente aumentata a 516 euro che riduce il pagamento di tasse aumentano gli importi in busta paga.
La decontribuzione al 2% e relativi arretrati da luglio, insieme alla detassazione, non sono le uniche voci che porteranno aumenti in busta paga ad ottobre: dopo l’approvazione ufficiale del Decreto Aiuti Ter, a novembre sarà riconosciuto direttamente in busta paga dei lavoratori il nuovo bonus di 150 euro anch’esso una tantum come quello di 200 euro di luglio ma solo per lavoratori con redditi annui riferiti al 2021 entro i 20mila euro, vale dire per stipendi entro i 1.500 euro poco più.
Dunque, riprendendo l’esempi precedente, chi percepisce, per esempio, uno stipendio da 1.400 euro e avrà aumenti mensili di 28 euro, per un totale, da ottobre a dicembre, di 84 euro di aumento dello stipendio a cui aggiungere ulteriori 84 euro da luglio a settembre per un incremento complessivo di stipendio fino a fine anno di 168 euro avrà anche il bonus di 150 euro, portando l’aumento complessivo dello stipendio a 318 euro, più detassazione welfare.
A questi aumenti riconosciuti in busta paga per effetto delle misure approvate con Decreto Aiuti bis e Decreto Aiuti Ter si potrebbero aggiungere per alcuni lavoratori ulteriori aumenti e arretrati per effetto del rinnovo di alcuni contratti Ccnl, da quello bancario, a quello di Commercio, Enti Locali, Sanità, metalmeccanici, ecc, che in media si attestano sui 100-150 euro mensili.