Calcolo ed esempi nuova busta a Ottobre con aumenti di 40-150 euro e 600 euro per alcuni

di Marianna Quatraro pubblicato il
Calcolo ed esempi nuova busta a Ottobre

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Come cambiano le buste paga dei lavoratori da ottobre con nuovi aumenti: calcoli di aumenti in base a quanto si percepisce di stipendio

Si preparano a cambiare le buste paga dei lavoratori dipendenti italiani a partire dal prossimo mese di ottobre: scatta, infatti, dal mese di ottobre la decontribuzione al 2% che punta a ridurre le tasse sugli stipendi e aumentare così gli importi netti in busta paga insieme alla detassazione welfare, per cui è stata nuovamente aumentata la soglia fino a 516 euro. Vediamo allora di seguito calcoli ed esempi nuova busta di Ottobre quando entreranno in vigore gli aumenti.

  • Calcoli aumenti busta di Ottobre di 40-150 e 600 euro ed esempi
  • Quanto dureranno aumenti fino a 600 euro in busta paga

Calcoli aumenti busta di Ottobre di 40-150 e 600 euro ed esempi

Scattano dal prossimo mese di ottobre gli aumenti in busta paga per i lavoratori dipendenti per effetto delle nuove misure approvate nel Decreto Aiuti bis tra decontribuzione aumenta al 2% e detassazione welfare, vale a dire cancellazione delle tasse sulle voci del welfare aziendale fino alla soglia di 516 euro. 

Con la decontribuzione al 2%, si stimano aumenti medi mensili compresi tra 16 e circa 53 euro al mese.

In particolare, stando ad alcune simulazioni, la decontribuzione sugli stipendi più bassi di circa 800 euro porterà aumento mensili di 16 euro che fino a dicembre si tradurranno in circa 48 euro. Considerando il riconoscimento degli arretrati, che dovrebbe essere da luglio a settembre, si aggiungerebbero ulteriori 48 euro per un aumento complessivo di 96 euro.

Per stipendi medi di 1.400 euro, l’aumento mensile sarà di 28 euro, che fino a dicembre si traduce in 84 euro a cui aggiungere gli arretati per un totale di 170 euro circa di aumento di stipendi.

Le cifre salgono ancora all’aumentare degli stipendi: chi percepisce, infatti, stipendi da 1.800 euro avrà aumenti mensili fino a dicembre di 36 euro, per chi percepisce stipendi da 2.200 euro, l’aumento sarà di 44 euro che salgono ancora a 52 euro per chi ha stipendi di 2.600 euro per un aumento complessivo per tre mesi di circa 150 euro, precisamente 156 euro a cui aggiungere ulteriori tre mesi di arretrati (per un totale di 312 euro).

Gli aumenti non saranno, però, per tutti: il nuovo taglio del cuneo fiscale per aumentare gli importi netti degli stipendi dei lavoratori italiani vale, infatti, solo per coloro che hanno redditi entro i 35mila euro annui, cioè per retribuzioni fino a 2.692 euro mentre per chi percepisce stipendi da 2.700 euro in poi non ci sarà alcun aumento.

Agli aumenti degli stipendi tra circa 40 e circa 150 euro si aggiungono poi quelli derivanti dalla detassazione welfare, vale a dire dalle voci del welfare aziendale che si possono detassare per cui è stata raddoppiata la soglia esentasse da 258 a 516 euro, permettendo, dunque, ai lavoratori di risparmiare fino a quasi 600 euro sullo stipendio.

Quanto dureranno aumenti fino a 600 euro in busta paga

Stando a quanto stabilito dal Decreto Aiuti bis, gli aumenti in busta paga per effetto delle nuove misure in vigore di decontribuzione al 2% e detassazione welfare dureranno fino alla fine dell’anno.

Le misure che scattano da ottobre, e comprendono arretrati da luglio a settembre per gli stipendi, cesseranno i propri effetti il 31 dicembre 2022, lasciando spazio ad una grande incertezza sui provvedimenti che dovrebbero essere adottati il prossimo anno per continuare a garantire ai lavoratori aumenti di stipendi per contrastare una inflazione crescente che non accenna ad arrestarsi.