Autovelox, quando la multa non è valida secondo nuova importante sentenza

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Autovelox, quando la multa non è valida

Autovelox mal tarati, multa non valida

Per considerare corretto e incontestabile il funzionamento dell'autovelox, è indispensabile che tutti gli elementi siano soggetti a taratura, documentata da un centro accreditato.

La responsabilità non può essere sempre e comunque del guidatore che non rispetta i limiti di velocità. O meglio, mantiene l'andatura dell'auto secondo quanto stabilito per quel tratto di strada, ma sono poi i dispositivi chiamati a rilevarla che non funzionano correttamente. Significa molto semplicemente che, nel caso di ricevimento di una multa per eccesso di velocità non è il caso di andare su tutte le furie (innanzitutto con se stessi) perché sono più frequenti di quanto si immagini i casi di autovelox non perfettamente a norma. Certo, se il limite di velocità viene abbondantemente superato c'è poco da fare perché significa che l'automobilista è così indisciplinato che non c'è errore di taratura che lo possa salvare.

Autovelox mal tarati, multa non valida

C'è una sentenza che fissa allora alcuni importanti punti fermi a cui attenersi. Arriva dal giudice di pace di Lodi (per la precisione è la numero 116 del 2018) che ha messo nero su bianco come la multa per eccesso di velocità sia da considerarsi nulla se i componenti dell'autovelox non sono tarati in maniera corretta. Tutti, intendiamoci, e non solo una parte. Perché nella causa in cui è stato chiamato a emettere una sentenza, è emerso come il solo componente dell'apparecchio per cui era stata fornita la documentazione idonea era l'orologio Gps. Troppo poco, evidentemente, ovvero è stato ritenuta dal togato a prova inadeguata in sede legale poiché non è stata rilasciata dal Sistema informativo territoriale accreditato.

A questa conclusione, il giudice di pace è arrivato dopo aver ascoltato le argomentazione di un'automobilista che contestava due multe per aver superato il limite di velocità (valore della causa 347,62 euro, contributo unificato dovuto 43 euro). Naturalmente non gli ha creduto sulla parola, ma per via dell'incapacità dell'amministrazione di fornire tutta la documentazione necessaria per dimostrare la perfetta e incontestabile taratura dell'autovelox. Dinanzi allora a un comportamento ritenuto superficiale e approssimativo, il giudice ha deciso di annullare le sanzioni. In buona sostanza, per considerare corretto e incontestabile il funzionamento dell'autovelox, è indispensabile che tutti gli elementi siano soggetti a taratura, documentata da un centro accreditato.

In assenza di prove idonee, al giudice di pace non è restato altro da fare che annullare i verbali. Siamo quindi davanti a una vicenda che interessa potenzialmente migliaia di automobilisti in tutta Italia, considerano l'elevato numero di multe comminate settimana dopo settimana.