Multe auto 2019, cambia il ricorso
Si procede per via telematica tenendo conto che il ricorso contro la multa auto deve essere presentato rigorosamente in versione digitale ovvero in formato pdf.
Via libera alla rivoluzione dei ricorsi multe auto. Il 2019 è infatti l'anno dell'entrata in vigore del nuovo processo tributario telematico. Cosa cambia? In estrema sintesi, i ricorsi, gli atti e i documenti vanno depositati esclusivamente in modalità telematica. Chi presenta ricorso deve necessariamente acquisire familiarità con gli strumenti digitale di nuova generazione come il portale Sigit ovvero il sistema della giustizia tributaria a cui si accede via web per il deposito telematico degli atti necessari ad avviare il ricorso tributario, la firma elettronica e la posta elettronica certificata (Pec). Farsi trovare impreparati rispetto a questi aspetti significa l'impossibilità di opporsi alle cartelle per multe auto.
Si procede quindi per via telematica tenendo conto che il ricorso deve essere presentato rigorosamente in versione digitale ovvero in formato pdf, da notificare all'Agenzia Entrate Riscossione via Pec. Il documento deve essere affiancato dalla procura che, a differenza del ricorso, può anche essere nativamente cartacea, ma va comunque scansionata con firma digitale. Dal punto di vista procedurale, il file viene convertito in Pdf/A e firmato digitalmente fino a diventare un file in formato P7m. A quel punto il ricorso contro la multa auto va depositato alla Commissione tributaria attraverso il portale della giustizia tributaria Sigit.
Per essere certi del deposito e dell'iscrizione del ricorso multa auto è necessario aver ricevuto la comunicazione Pec di conferma, in cui è anche indicato il numero di della causa. Non è possibile (anche se tecnicamente consentito) il deposito n via telematica di un ricorso notificato all'ente impositore in modalità cartacea. La consultazione del fascicolo è possibile con il servizio Telecontenzioso, utilizzando le stesse credenziali per l'accesso al portale della giustizia tributaria. A quel punto è possibile individuare la causa con le chiavi di ricerca.
Una precisazione è necessaria perché la nuova modalità introdotta con il processo tributario telematico si applica solo sui ricorso notificati dal primo luglio 2019. E allo stesso tempo non sono soggetti a questo obbligo i ricorsi presentati di persona dal contribuente senza l'affiancamento di un professionista e dunque per tutti quei casi i cui la posta in gioco è inferiore alla soglia di 3.000 euro.
La registrazione al portale della giustizia tributaria Sigit cambia in base al soggetto tra privato e pubblico. In ogni caso, l'utente deve essere munito di Pec e di firma digitale o firma elettronica qualificata. I passaggi da seguire sono sei: selezionare il tipo di utente e compilare i campi, scaricare il modulo, inviarlo insieme al documento di identità e all'eventuale tesserino dell'ordine di appartenenza oppure l'attestazione di appartenenza ente, ricevere dal sistema la prima parte della password, ricevere via Pec la seconda, cambiare al primo accesso la password.