Multa auto, cambiano regole con importanti sentenze Cassazione

di Luigi Mannini pubblicato il
Multa auto, cambiano regole con importan

Multe auto e perdita punti patente

Non ricordi chi era alla guida dell'auto al momento dell'infrazione al Codice della strada, magari eccesso di velocità? Nessuna perdita di punti patente.

Ci sono le sentenze e le ordinanze della Corte di Cassazione a mettere importanti punti fermi sulle norme relative alle multe auto. Spesso discusse, arricchiscono l'impianto delle regole e vanno rispettate.

Notifica multa, serve la prova altrimenti non valida

Discriminante decisiva affinché la multa auto sia valida è la corretta notifica. Ma come precisato dalla Corte di Cassazione, spetta all'amministrazione che l'ha comminata dimostrare l'avvenuta notifica. In caso contrario, vengono a cadere sia la sanzione stessa - qualunque sia l'infrazione commessa, dal divieto di sosta al superamento dei limiti di velocità - e sia la cartella esattoriale con cui viene chiesto all'automobilistica indisciplinato il pagamento della multa con tanto di interessi.

I giudici sono stati chiamati a esprimersi in seguito al ricorso di un cittadino contro Roma Capitale, incapace di mostrare le prove della notifica della sanzione. Secondo i togati, l'onere della prova della notifica de verbale incombe sull'ente dal quale dipende l'organo accertatore, in quanto l'avvenuta notificazione del verbale, insieme alla mancata opposizione nel termine di 60 giorni, è il requisito affinché il verbale acquisisca efficacia.

Multe auto e perdita punti patente, non è detto

Non ricordi chi era alla guida dell'auto al momento dell'infrazione al Codice della strada, magari eccesso di velocità? La mancanza di memoria si rivela in questo caso un beneficio perché non comporta la perdita di punti patente. A stabilirlo è stata ancora una volta la Corte di Cassazione, secondo cui è verosimile credere che l'automobilista, dal momento dell'infrazione alla ricezione della notifica della multa, non ricordi chi era al volante.

I giudici si sono espressi in seguito al ricorso di una donna contro il Comune di Bari ai tempi in cui i tempi di notifica erano comunque più lunghi rispetto a quelli attuali: 150 giorni e non 90 giorni, secondo le norme 2019. Ma attenzione perché chi si rifiuta o omette volutamente di segnalare fin da subito la dimenticanza va incontro alla sanzione amministrativa - variabile il base all'infrazione effettivamente commessa -, oltre al taglio di punti patente e una penale aggiuntiva di 268 euro.

Notifica multa, 90 giorni e ricorso

E a proposito di notifiche multe, quando inizia il conteggio? Per la Corte di Cassazione, i famosi 90 giorni partono dalla violazione. Ma come metterla nei casi in cui è oggettivamente difficile individuare il proprietario dell'auto? Può capitare in caso di tardiva trascrizione del trasferimento della proprietà della vettura di mancata comunicazione del cambiamento di residenza.

In questo caso il Comune ha bisogno di un supplemento di tempo rispetto ai 90 giorni standard. In ogni caso, chi si vede recapitato una notifica oltre il termine di 90 giorni fra violazione e notifica può fare ricorso la Giudice di pace pagando 43 euro. Se le ragioni dovessero essere condivise, il verbale viene annullato e il ricorrente si vede restituiti dal Comune anche i 43 euro versati.