Multe auto 2022 non pagate soldi bloccati su conto corrente direttamente da Comuni
Come prevedibile, una mossa di questo tipo non poteva che essere deflagrante. Basta poco per immaginare il coro di protesta che si è levato dinanzi al potere concesso ai Comuni di mettere le mani nei conti correnti degli italiani per le multe non pagate.
Due precisazioni sono subito indispensabili: in prima battuta la legge non è ancora stata approvata perché si tratta di una disposizione che potrebbe finire nella manovra di fine anno e in questo momento è in fase di studio.
Il secondo aspetto da rilevare è che alla base di questa decisione c'è la volontà del governo di contrastare un'evasione fiscale sempre più pronunciata e in grado di creare un danno economico alle casse pubbliche, anche in relazione alle multe auto non pagate.
Ma cerchiamo di capire cosa sta succedendo ovvero cosa c'è di vero in quella che, se approvata, è destinata a diventare la legge più discussa del 2022. Più precisiamo vediamo
Come precisato, la disposizione è in fase di discussione e non è ancora stata approvata, ma è una ipotesi messa nera su bianco sul tavolo dei ragionamenti. I Comuni indossano così gli abiti dell'Agenzia delle entrate e con poche mosse possono fare propria una parte del conto corrente o dello stipendio del contribuente inadempiente ovvero dell'automobilista indisciplinato.
Dal punto di vista tecnico, alle amministrazioni comunali viene concessa l'opzione di attivare le procedure di riscossione entro un tempo massimo di tre mesi dalla notifica del mancato pagamento della multa auto.
Prima del prelievo vero e proprio potrebbe comunque trascorrere 9 mesi e con il contribuente che assisterebbe passivamente a questa operazione a meno di un intervento riparatore ovvero di pagamento della multa maggiorata con gli interessi, anche con uno dei tre modi online.
Uno scenario di questo tipo è diventato oggetto di un aspro confronto tra gli esponenti della maggioranza che cercano di alleggerire il peso mediatico di questa nuova legge e l'opposizione che evoca immagini da Stato totalitario. Di certo c'è che l'esecutivo le sta pensando tutte per contrastare l'evasione galoppante e ha indicato un chiaro obiettivo da raggiungere: 19 miliardi di euro da recuperare.
Si tratta di quella somma che, nel suo complesso, gli enti locali non hanno riscosso. Comprende sia le multe auto e sia tutte le altre tasse locali che i contribuenti non hanno versato, per dolo o per impossibilità economica.
Occorre infine precisare che il provvedimento che riguarda anche le multe auto e il potere di prelievo concesso ai Comuni non è compresa nel provvedimento generale bensì in un emendamento presentato solo successivamente. La decisione definitiva è attesa entro la fine dell'anno con eventuale introduzione sin dal primo gennaio 2022.