La sentenza della Corte di Cassazione ha un'incidenza immediata e scrive la parole fine su questa vicenda sulla proprietà del brevetto tutor.
La svolta è arrivata nel cuore dell'estate 2019: i tutor sulle autostrade saranno attivati. A restituire nuova vita allo strumento che misura la velocità media delle auto è stata la Corte di Cassazione che ne ha stabilito la legittimità scrivendo un nuovo capitolo di una vicenda giudiziaria che si trascina da anni. Al centro del contendere c'è la proprietà del brevetto che aveva portato allo spegnimento dei tutor.
Cosa controllano tutor su strade e autostrade
Odiati e amati in base al punto di vista, la vicenda è iniziata oltre 10 anni fa e ha visto contrapposti la società toscana Craft che si considera titolare della proprietà intellettuale del Sicve (Sistema informativo per il controllo della velocità) e di conseguenza chiede il risarcimento per svariati milioni di euro, e Autostrade per l'Italia che contesta questa ricostruzione. E prima della pronuncia dei giudici della Cassazione, Craft si era vista dare ragione dalla Corte d'appello di Roma che aveva decretato lo spegnimento dei tutor su tutta la rete autostradale.
Vale la pena far presente che i tutor non controllano la velocità istantanea come gli autovelox, ma la velocità media registrata in due punti in cui sono installati i tutor: verificano quindi il tempo di percorrenza. Entriamo adesso nel dettaglio della sentenza evidenziando dove sono attivi i tutor e qual è la mappa 2019 aggiornata.
Tutor autostrade attivi: mappa 2019 aggiornata
La sentenza della Corte di Cassazione ha un'incidenza immediata e scrive la parole fine su questa vicenda sulla proprietà del brevetto tutor. Secondo i giudici non c'è alcuna contraffazione perché i tutor autostradali si basano sul sistema di rilevamento ottico mentre quelli della Craft funzionano con una tecnologia di tipo induttivo-magnetica. Stabilito questo principio e scongiurata la distruzione dei tutor, questi sistemi di controllo della velocità su strade e autostrade sono quindi destinati a essere progressivamente accesi. Più esattamente, tornano in funzione sui seguenti tratti:
A1 Milano-Napoli Direzione Nord
A1 Milano-Napoli Direzione Sud
A10 Genova-Ventimiglia Direzione Est
A10 Genova-Ventimiglia Direzione Ovest
A13 Bologna-Padova Direzione Nord
A13 Bologna-Padova Direzione Sud
A14 Bologna-Taranto Direzione Nord
A14 Bologna-Taranto Direzione Sud
A16 Napoli-Canosa Direzione Est
A16 Napoli-Canosa Direzione Ovest
A26 Genova-Gravellona Toce Direzione Nord
A26 Genova-Gravellona Toce Direzione Sud
A30 Caserta-Salerno Direzione Nord
A30 Caserta-Salerno Direzione Sud
A4 Torino-Trieste Direzione Ovest
A5 Torino-Monte Bianco Direzione Nord
A5 Torino-Monte Bianco Direzione Sud
A56 Tangenziale di Napoli Direzione Est
A56 Tangenziale di Napoli Direzione Ovest
A7 Milano-Genova Direzione Nord
A8 Milano-Varese Direzione Nord
Agnano Direzione Est-Fuorigrotta Direzione Est
Albisola-Celle Ligure
Allacciamento A1 per A30-Nola
Allacciamento A1 per Roma Sud-Colleferro
Allacciamento Raccordo Roma Nord per A1-Ponzano Romano
Altedo-Ferrara Sud
Arenella Direzione Est-Capodimonte Direzione Est
Badia-Firenzuola
Bari Nord Direzione Nord-Bitonto Direzione Nord
Bologna Interporto-Altedo
Busalla-Ronco Scrivia
Camaldoli Direzione Ovest-Vomero Direzione Ovest
Campegine-Parma
Capriate Direzione Ovest-Cavenago Direzione Ovest
Cassino-Pontecorvo
Castel San Pietro Direzione Sud-Imola Direzione Sud
Castellanza Direzione Nord-Busto Arsizio Direzione Nord