Chi è sicuro di prendere bonus 200 euro, chi è incerto ancora e chi non lo avrà ufficialmente

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono i soggetti che hanno diritto sicuro ad avere il bonus di 200 euro e chi non lo avrà: cosa prevedono norme attuali

Chi è sicuro di prendere il bonus 200 euro, chi è incerto ancora e chi al momento non lo avrà ufficialmente? Il bonus 200 euro una tantum di luglio, approvata come misure di sostegno a lavoratori, pensionati e non solo per contrastare inflazione e caro prezzi, non è stato erogato a tutti proprio nel mese di luglio e montano polemiche da parte di chi non sa motivi e tempi reali di riconoscimento del beneficio, tra chi è sicuro di prenderlo, chi ancora incerto e chi non lo avrà. 

  • Bonus 200 euro chi è sicuro di prenderlo
  • Bonus 200 euro chi è incerto ancora e chi non lo avrà ufficialmente

Bonus 200 euro chi è sicuro di prenderlo

Il bonus di 200 euro una tantum di luglio è stato pagato effettivamente già a luglio e lo sarà anche nel mese di agosto a diverse categorie di persone beneficiarie della misura, in tempi diversi, quindi, per la diversa modalità di erogazione dello stesso bonus, se cioè dato in automatico o su domanda. 

Hanno, infatti, già avuto il bonus di 200 euro a luglio:

  • lavoratori dipendenti in base a quanto previsto dai singoli rapporti di lavoro, per esempio in part time o ciclici, o in base a quanto stabilito dai singoli CCNL per le mensilità di pagamenti degli stipendi e con denuncia Uniemens entro il 31 luglio;
  • pensionati;
  • beneficiari del reddito di cittadinanza 2022.
Sono sicuri di avere il bonus di 200 euro nella busta paga di 2022 di competenza di luglio 2022 i lavoratori dipendenti con denuncia Uniemens entro il 31 agosto 2022 e i cui Ccnl prevedono i pagamenti degli stipendi entro il mese successivo a quello di competenza, per esempio pagamenti e buste paga entro il 15 agosto per la mensilità di luglio, nonché i pensionati che hanno diritto alla misura e non lo hanno ricevuto a luglio.

E’ certa l’erogazione del bonus di 200 euro anche ad altre categorie di persone pur se arriverà ad ottobre. Avranno, infatti, il bonus di 200 euro ad ottobre le seguenti categorie di persone:

  • precettori di titolari di Naspi, Dis-Coll;
  • beneficiari di disoccupazione agricola e ex indennità Covid 2021 ;
  • altri lavoratori che devono presentare domanda per avere i 200 euro, come collaboratori e lavoratori stagionali, che possono infatti presentare domanda fino al prossimo 31 ottobre; 
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori domestici;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • lavoratori autonomi privi di partita Iva non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Ma non solo: stando a quanto approvato con il nuovo Decreto Aiuti bis, è stata estesa l'erogazione del bonus anche a nuove categorie di persone inizialmente escluse dalla misura e che dovrebbero riceverlo ad ottobre.

Il Decreto aiuti bis ufficiale ha, infatti, esteso il bonus di 200 euro alle seguenti categorie di persone che prima non erano inserite nella platea dei beneficiari e sono:

  • precari della scuola esclusi a luglio dal bonus;
  • lavoratori che non hanno usufruito dello sgravio contributivo entro i primi sei mesi dell’anno perché magari interessati da eventi coperti da contributivi figurativi Inps, per esempio nei casi di maternità o di lavoratori in cassa integrazione.
  • collaboratori sportivi. 
Stando a quanto stabilito dal Dl Aiuti bis, i nuovi beneficiari del bonus di 200 euro riceveranno il bonus in maniera automatica con lo stipendio di ottobre e previa presentare di una specifica autodichiarazione in cui il lavoratore deve dichiarare di non aver beneficiato in precedenza del bonus di 200 euro e di essere stato destinatario di eventi coperti figurativamente dall'Inps nel primo semestre dell'anno 2022.
 

Bonus 200 euro chi è incerto ancora e chi non lo avrà ufficialmente

E’, invece, ancora incerta l'erogazione del bonus di 200 euro ai lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva, destinatari anch’essi del bonus 200 euro, che attendono però ancora il decreto ministeriale con tutte le indicazioni di modalità e tempi per richiedere il bonus, in ritardo perchè sarebbe dovuto arrivare nel mese di giugno, e che, si spera, presumibilmente, visti i tempi, potrebbe arrivare in questi mesi per permettere anche a queste categoria di persone il bonus ormai ad ottobre. 
 
E poi c’è chi non avrà ufficialmente il bonus di 200 euro di luglio. Sono, infatti, escluse dalla misure le seguenti categorie di persone:

  • lavoratori rimasti senza occupazione e che non percepiscono la Naspi a giugno 2022 perchè hanno esaurito il trattamento a maggio 2022 e non hanno trovato un altro lavoro;
  • chi non ha o beneficiato per almeno una mensilità da gennaio 2022 al 23 giugno 2022 dell'esonero contributivo IVS dello 0,8% sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore;
  • lavoratori domestici senza rapporti di lavoro alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del Decreto Aiuti;
  • co.co.co. titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che non hanno collaborazioni attive al 18 maggio 2022, non iscritti alla Gestione separata o ad altre forme previdenziali obbligatorie e abbiano percepito un reddito nel 2021 superiore a 35.000 euro nel 2021;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, che non sono stati beneficiari dell’indennità per l’emergenza Covid del Decreto Sostegni bis;
  • lavoratori intermittenti che non hanno svolto prestazioni per almeno 50 giornate o con un reddito nel 2021 superiore a 35mila euro. 
  • addetti alle vendite a domicilio con un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio inferiore a 5mila euro o che al 18 maggio risultano senza partita Iva attiva o non sono iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori dello spettacolo non iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo o che non hanno versato almeno 50 contributi giornalieri o con un reddito superiore a 35mila per il 2021.