Presto cambierà la tassazione per i redditi, soprattutto tra 5mila e 40mila euro con nuova riforma fiscale 2023 che prevede anche un limite più alto per chi non dovrà pagare le tasse.
Chi non pagherà nessuna tassa tra pensionati, dipendenti e partite iva con redditi tra 5-40mila euro in riforma fisco? E’ ambizioso il progetto di revisione del sistema fiscale italiano che il governo Meloni vuole attuare con la nuova delega fiscale, che è stata recentemente approvata e che obbliga il Governo ad emanare una serie di leggi e regolamenti entro Settembre 2025 sulla base, appunto, di quanto accordato nella delega fiscale.
Sono tante e diverse le misure presentate, dalla revisione delle aliquote Irpef, a modifiche di Ires, Irap e Iva, a riordino delle detrazioni fiscali ma anche definizione di nuove deduzioni per lavoratori dipendenti. Rientra tra le misure della riforma del fisco 2023 anche una modifica alla no tax area.
La no tax area rappresenta la soglia di reddito al di sotto del quale non si deve pagare alcuna tassa. Attualmente la no tax area è diversa per pensionati e lavoratori. Per i pensionati è, infatti, fissata a 8.500 euro, mentre per i lavoratori è fissata a 8.174 euro. Entrando più nel dettaglio, rientrano nella no tax area attuale i pensionati che percepiscono una pensione mensile di circa 700 euro e i lavoratori dipendenti con stipendi medi di circa di 680 euro, al netto di aggiunte e senza considerare eventuali tredicesime.
Il disco cambia del tutto per lavoratori autonomi con partita Iva. In questo caso, la soglia di reddito entro cui si può rientrare nella no tax area si abbassa decisamente rispetto a quella prevista per pensionati e lavoratori dipendenti, scendendo fino a 5.500 euro all’anno.
Ciò significa che chi la partita Iva è esente dal pagamento delle tasse solo se ha redditi annui inferiori ai 5.500 euro.
L’obiettivo del governo è quello di stabilire una soglia di reddito entro il quale non si pagano le tasse uguale sia per lavoratori e sia per pensionati e potrebbe attestarsi per entrambe sugli 8.500 euro annui.
Per tutti coloro che percepiscono dagli 8.500 euro in su dovrebbe valere invece la tassazione con le nuove aliquote Irpef su cui il governo sta lavorando per definirne una riduzione dalle attuali quattro a tre.
Le intenzioni del governo mirano, dunque, a definire un’unica fascia di reddito per essere esenti dal pagamento Irpef valida per tutti, indipendentemente dal reddito prodotto dalle diverse categorie, eguagliando i redditi di pensione a quelli da lavoro dipendente ma anche i redditi percepiti da lavoratori autonomi con partita Iva in modo da non creare alcuna differenza in tal senso.
E forse una no tax area uguale per tutti rappresenterebbe un primo passo verso la flat tax unica che il governo ha intenzione di raggiungere negli anni della sua legislazione per avere una tassazione equa per tutti.
E se questo è il punto finale da raggiungere, è chiaro che una no tax area differente per pensionati, lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi non sarebbe al passo con il piano. Ecco allora che si lavora per la definizione di un’unica no tax area per tutti, come tra qualche tempo, secondo quanto annunciato, arriverà una flat tax per tutti.