Chi paga e nuove esenzioni Tari al via a Settembre per case in affitto, usufrutto, ereditate, comodato nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Chi paga e nuove esenzioni Tari al via a

A chi spetta il pagamento della Tari sui rifiuti per case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti

Chi paga e nuove esenzioni totali e parziali Tari 2023 per case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate? Le regole sui pagamenti delle imposte sugli immobili, soprattutto Imu e Tari, sono piuttosto chiare per tutti anche dopo le ultime novità approvate e le possibili modifiche ancora in arrivo. Vediamo cosa prevedono specificatamente per il pagamento dell’imposta sui rifiuti Tari. 

  • Chi paga la Tari per case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate
  • Quali sono nuove esenzioni totali e parziali Tari 2023 per case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate

Chi paga la Tari per case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, la Tari sui rifiuti deve essere pagata da ogni soggetto che occupa a qualsiasi titolo, case o altro immobile o altra area suscettibile di produrre rifiuti.

Sono pertanto obbligati al pagamento della Tari sui rifiuti proprietari di case, comodatari, usufruttuari, chi ha ricevuto case in eredità, chi ha ricevuto case in usucapione, inquilini di casa in affitto.

Dunque, per case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate il pagamento della Tari spetta sempre a chi occupa l’immobile per comodato, usufrutto, usucapione, affitto, eredità e non al legittimo proprietario a cui spetta, però, sempre il pagamento dell’Imu come imposta sulla proprietà.

Quali sono nuove esenzioni totali e parziali Tari 2023 per case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate

Per il pagamento della Tari sui rifiuti per case in comodato, ereditate, in usufrutto o affittate esistono in realtà esenzioni totali e parziali ma solo in pochi casi specifici. La Tari essere sempre pagata in quanto si tratta di una imposta che è dovuta per qualsiasi area suscettibile di produrre rifiuti per cui il pagamento è sempre dovuto.

Ci sono però sconti sul pagamento della Tari sui rifiuti: sono, infatti, previste riduzioni del 20% per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o per svolgimento del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento.

L’unico caso in cui è prevista l’esenzione dal pagamento della Tari sui rifiuti su case in comodato, ereditate, usufrutto, usucapione, affittate è quello in cui le stesse case risultino del tutto disabitate e prive di arredi e utenze e inagibili. 

Il principio secondo cui la Tari non si paga per nulla sulle case disabitate è che si tratta di case non utilizzate e senza elettricità, acqua, fognature o gli impianti, per cui non sono suscettibili di produrre rifiuti. 

Dunque, la Tari sui rifiuti su case disabitate non si paga mai quando la casa risulta vuota e senza utenze. Quando, invece, la casa pur se disabitata è arredata e ha allacci di luce e gas con utenze attaccate allora la Tari si deve pagare comunque.

Si attendono anche ulteriori modifiche che potrebbero interessare l’imposta sui rifiuti: potrebbe, infatti, debuttare il nuovo principio di definizione di costi per la Tari in proporzione alla residenza in un determinato luogo. 

Secondo quanto proposto, infatti, il pagamento della Tari sui rifiuti dovrebbe essere calcolato in maniera proporzionale tra non residenti e residenti e il principio da seguire dovrebbe essere quello secondo cui i residenti con continuità in un territorio comunale producono logicamente una maggiore quantità di rifiuti rispetto a coloro che, a parità di condizioni abitative, vi risiedono solo per periodi di tempo limitati o saltuari.