Chi potrà beneficiare del Reddito di inclusione al posto reddito di cittadinanza nel 2023-2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
Chi potrà beneficiare del Reddito di inc

Come cambia il reddito di cittadinanza dal prossimo anno fino alla totale cancellazione nel 2024 quando ci sarà il nuovo reddito di sussistenza

Chi potrà beneficiare del Reddito di inclusione (o sussistenza) al posto reddito di cittadinanza nel 2023-2024? Cambia il reddito di cittadinanza che si prepara ad essere del tutto cancellato entro il prossimo anno, con modifiche già al via dai primi mesi del 2023 per tutti coloro che ne beneficiano.

L’obiettivo del governo Meloni è quello di spingere verso un nuovo inserimento nel mondo del lavoro non garantire misure di sostegno senza alcun impegno da parte dei cittadini rimasti senza occupazione, con garanzie solo ed esclusivamente per coloro che non possono lavorare, per effettivi problemi fisici o mentali. 

Vediamo allora di seguito cos’è e come funziona il reddito di inclusione (o sussistenza) al posto reddito di cittadinanza.

  • Chi avrà reddito di inclusione (o sussistenza) al posto reddito di cittadinanza 
  • Come cambia reddito di cittadinanza nel 2023

Chi avrà reddito di inclusione (o sussistenza) al posto reddito di cittadinanza 

A partire dal 2024, quando il reddito di cittadinanza sarà completamente cancellato, sarà disponibile il cosiddetto reddito di sussistenza a sostegno delle persone maggiormente in difficoltà e che hanno necessità di aiuti per vivere in condizioni dignitose.

Il nuovo reddito di sussistenza o di inclusione sarà un beneficio economico che verrà riconosciuto solo alle famiglie che vivono in condizioni economiche critiche e se sussistono motivi e condizioni reali che impediscono effettivamente a uno o più componenti di lavorare.

Si tratta, dunque, di un contributo economico che sarà pagato solo a chi effettivamente non è in condizione di lavorare ma ha bisogno di soldi per vivere. Non sarà, dunque, una misura di sostegno al reddito per tutti coloro che non hanno lavoro o restano senza lavoro ma solo ed esclusivamente per chi non può lavorare.

Stando a quanto riportano le ultime notizie, il reddito di inclusione o sussistenza non sarà erogato dall’Inps, come oggi accade con il reddito di cittadinanza, ma direttamente dai singoli Comuni di competenza, che avranno la possibilità di effettuare controlli più capillari sui richiedenti prima di riconoscere il beneficio. 

Come cambia reddito di cittadinanza nel 2023

Il reddito di inclusione o di sussistenza sostituirà definitivamente il reddito di cittadinanza a partire dal 2024, mentre dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il reddito di cittadinanza ci sarà ancora ma modificato, riconosciuto nel limite massimo di 8 mensilità. 

Ciò significa che i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno percepire il sussidio per un periodo di tempo massimo pari a otto mesi e solo ad eccezione dei nuclei familiari con persone con disabilità, minorenni o aventi un’età pari almeno a sessant’anni nel nucleo familiare che potranno continuare ad avere il beneficio.

Inoltre, come annunciato, chi percepisce il reddito di cittadinanza ma rientra tra i soggetti occupabili, nel 2023, dovrà obbligatoriamente seguire un periodo di formazione almeno sei mesi o di riqualificazione professionale e si riduce ad un’unica offerta congrua di lavoro dalle due attuali per la decadenza dal reddito.

Per legge, è considerata offerta di lavoro congrua quella non troppo lontano da casa e coerente con le esperienze professionali o le attitudini maturate nel periodo di riqualificazione. A partire, poi, dal 2024, il reddito di cittadinanza non sarà più pagato a nessuno sostituito dal reddito di sussistenza.