Chi, quando e quali importi si pagano su casa e terreni ricevuti in eredità per leggi aggiornate 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Chi, quando e quali importi si pagano su

Quali sono imposte e costi da pagare per casa e terreni ricevuti in eredità e a chi spetta pagare: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti

Chi, quando e quali importi si pagano su casa e terreni ricevuti in eredità? Quando decede un parente vicino, si apre la successione dell’eredità e si scopre di ricevere in eredità una casa o un terreno o entrambe, è bene sapere che vi sono specifici adempimenti da rispettare una volta accettata l’eredità nonché costi di imposte da pagare e che sono differenti da caso a caso di successione dell’eredità.

  • Quali importi si pagano e quando su casa e terreni ricevuti in eredità
  • Come si dividono importi dovuti su casa e terreni ricevuti in eredità tra più eredi
  • Casa ereditata quando e quali importi si pagano se si decide di venderla


Quali importi si pagano e quando su casa e terreni ricevuti in eredità

Secondo quanto previsto dalle leggi aggiornate 2023, chi riceve in eredità casa, terreni o altri beni immobili deve pagare l'imposta sulle successioni il cui importo cambia seconda del rapporto esistente tra chi effettua la donazione e chi la riceve.

Le leggi aggiornate 2023 prevedono, infatti, diverse aliquote per il calcolo dell’imposta sulle successioni di una eredità da pagare e per franchigie che sono:

  • 4% per il coniuge e i parenti in linea retta da calcolare sul valore eccedente un milione di euro per ogni beneficiario;
  • 6% per fratelli e sorelle da calcolare sul valore eccedente 100mila euro per ogni beneficiario;
  • 6% da calcolare sul valore totale, quindi senza franchigia per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado;
  • 8% da calcolare sul valore totale, anche in tal caso senza franchigia per le altre persone.
Se a beneficiare del trasferimento è una persona portatrice di handicap grave l’imposta si applica sulla parte del valore della quota che supera 1.500.000 euro, a prescindere dal grado di parentela tra i soggetti coinvolti.


L’imposta di successione per una casa o terreni ricevuti in eredità deve essere pagata solo al momento della registrazione e solo se il valore della casa e dei terreni ereditati eccede i limiti della franchigia, altrimenti chi riceve l’eredità non deve pagare l’imposta di registro.

Se si riceve una casa o un terreno in eredità si deve, inoltre, pagare:

  • imposta ipotecaria del 2% del valore dell’immobile;
  • imposta catastale dell’1% del valore dell’immobile.
L’imposta ipotecaria si paga sulla trascrizione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate-Territorio e per calcolarne l’importo bisogna applicare l’aliquota del 2% al valore delle quote degli immobili in base al valore catastale, mentre l’importo dell’imposta catastale si ottiene applicando un’aliquota dell’1% al valore delle quote degli immobili (calcolato secondo il valore catastale)

Se si riceve in eredità una prima casa, chi riceve la donazione deve pagare le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna. Inoltre, chi riceve in eredità una casa o un terreno deve effettuare relativa trascrizione nei pubblici registri immobiliari e voltura in catasto.

Come si dividono importi dovuti su casa e terreni ricevuti in eredità tra più eredi

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore 2023, nel caso di casa e terreni ereditati da più eredi, l'imposta di successione deve essere pagata da tutti gli eredi che ricevono casa e terreni in proporzione al valore della quota ereditata, così come le altre imposte dovute.

Ciò significa la quota di imposta risulta più alta per l'erede che ha la maggiore quota di eredità e questo meccanismo di calcolo degli importi dovuti vale per i rapporti tra gli eredi, mentre per pagamenti all'Agenzia delle Entrate, tutti gli eredi sono obbligati in via solidale.

Casa ereditata quando e quali importi si pagano se si decide di venderla

Quando si riceve una casa in eredità, se si decide di vendere l’immobile ereditato prima dei 5 anni non si pagano le tasse sulla vendita della casa ereditata, perché l'Agenzia delle Entrate non considera la cessione di immobili ereditati come un atto di speculazione immobiliare e quindi non prevede il pagamento di alcuna tassa, mentre nel caso di una compravendita si è soggetti ad una tassazione sulla plusvalenza se si vende la casa prima dei 5 anni. 

Precisiamo che nel caso di una casa o terreno ereditati da più persone, ogni erede ha il diritto di vendere la propria quota indivisa dell'immobile ereditato ad un soggetto terzo o ad un erede e, se un erede ottiene tutte le quote ereditarie degli altri eredi, si può sciogliere la comunione ereditaria senza ricorrere alla divisione.

Nei casi di vendita di una casa ereditata che godeva dell’agevolazione bonus prima casa, secondo le leggi in vigore, in sede di successione l'erede può fruire del bonus prima casa su uno solo degli immobili ereditato da individuare nella dichiarazione stessa e in presenza di più eredi, se almeno uno degli eredi intende destinare la casa ereditata a propria abitazione principale e sussistono i requisiti previsti dalla legge per usufruire del bonus prima casa, allora le imposte ipotecarie e catastali si riducono notevolmente indipendentemente dal valore dell’abitazione. 

La casa ereditata deve, però, trovarsi nel Comune di residenza dell’erede o in quello in cui egli svolge la propria attività di lavoro e l’erede non deve essere proprietario (neppure in comunione con il coniuge) nè usufruttuario di un’altra casa situata nello stesso Comune di quella ereditata.