Chi riceve più soldi con nuovo sistema al posto del reddito di cittadinanza a Settembre (paradossale, ma vero)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Chi riceve più soldi con nuovo sistema a

Cosa cambia da settembre per chi non percepisce più il reddito di cittadinanza e quali aiuti potrà avere e importi previsti

Chi può avere aiuti e agevolazioni di importo maggiore del reddito di cittadinanza da Settembre? Il reddito di cittadinanza si avvia ad esaurirsi del tutto: mentre ad alcune famiglie è stato già tolto, altri beneficiari stanno ricevendo proprio in questo periodo comunicazione di sospensione del beneficio, mentre altri ancora continueranno a ricevere il RdC fino al prossimo 31 dicembre 2023 quando la misura si esaurirà del tutto e sarà sostituita dal nuovo assegno di inclusione.

  • Chi può avere agevolazioni di importo maggiore del reddito di cittadinanza da settembre
  • Nuovi Supporto per la formazione e il lavoro e Assegno di inclusione cosa prevedono


Chi può avere agevolazioni di importo maggiore del reddito di cittadinanza da settembre

Sembra un paradosso ma accade davvero: chi non riceve più il reddito di cittadinanza da settembre può avere aiuti e agevolazioni anche di importo maggiore. Il motivo è presto spiegato: il primo settembre debutta il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, che spetta alle persone occupabili tra 18 e 59 anni di età che hanno perso il reddito di cittadinanza e prendono parte alle attività di formazione e orientamento e con un valore Isee entro i 6mila euro. 

Il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro prevede un contributo di 350 euro mensili per 12 mensilità e si tratta di un importo fisso che può essere riconosciuto a più persone dello stesso nucleo familiare e ciò significa che se fanno domanda del nuovo Supporto due componenti di un nucleo familiare, l’importo complessivo riconosciuto è di 700 euro che sale a oltre mille euro (precisamente 1.050 euro) se il contributo viene richiesto da tre persone dello stesso nucleo familiare.

Con il reddito di cittadinanza, l’importo ricevuto sarebbe stato di 700 euro per due componenti e 900 euro per tre componenti, con eventuali ulteriori 280 euro per spese di affitto casa. Ma per avere l’importo massimo di reddito di cittadinanza bisognava avere un reddito familiare pari a zero, in moltissimi casi difficile da avere, per cui l’importo riconosciuto è sempre stato più basso, mentre con il Supporto alla formazione e al lavoro, essendo fisso il contributo da riconoscere, si può avere un importo maggiore comunque.

Inoltre, il nuovo assegno di inclusione sarà interamente cumulabile con l'assegno unico per figli, per cui in presenza di figli minori, disabili, ecc, l'importo che si percepisce delle due misure si somma, permettendo ai beneficiari di avere maggiori risorse a disposizione, ed entrambe le misure saranno anche cumulabili con il nuovo assegno di inclusione che debutterà il primo gennaio 2024. 
 

L'assegno di inclusione sarà di importo mensile di 500 euro e, se il nucleo familiare è costituito solo da persone di 67 anni o disabili gravi, l’importo mensile è di 630 euro (7.560 l'anno) più 150 euro di contributo d’affitto (1.800 l’anno). A queste cifre si potrebbe sommare l'importo dei 350 euro spettanti, per esempio, ad un membro del nucleo familiare che percepisce il nuovo Supporto alla formazione e al lavoro, e anche l'importo di assegno unico per i figli, portando la cifra mensile percepita da chi prima aveva il reddito di cittadinanza di 780 euro a oltre mille euro.

Nuovi Supporto per la formazione e il lavoro e Assegno di inclusione cosa prevedono

Il Supporto per la formazione e il lavoro, al via dal primo settembre, è il nuovo sussidio per gli occupabili di età compresa fra i 18 e 59 anni che si trovano in condizioni di povertà assoluta e che permette di ricevere un’indennità di partecipazione di importo pari a 350 euro per 12 mensilità, e non rinnovabile, se si seguono in percorsi di formazione o si svolgono lavori socialmente utili e servizio civile inseriti nel più ampio quadro di politica attiva al lavoro, Gol. 

Per accedere al Supporto alla formazione e al lavoro i soggetti interessati devono avviare un percorso di ricerca attiva del lavoro con un Centro per l’impiego e il beneficio decade subito se si rifiuta già una sola offerta di lavoro considerata congrua per distanza da casa, tipologia di lavoro e contratto, durata del lavoro, ecc.

I requisiti per accedere al Supporto alla formazione e al lavoro sono i seguenti:

  • avere un Isee entro i 6mila euro;
  • essere residenti in Italia;
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, o di aeromobili di ogni genere;
  • non essere sottoposti a misura cautelare personale, a misura di prevenzione e non avere condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
Insieme al nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, debutta il primo gennaio 2024 l’assegno di inclusione che sostituirà il reddito di cittadinanza ma che, a differenza del reddito di cittadinanza, non spetterà a tutti coloro che sono senza lavoro e vivono in condizioni di difficoltà economica, ma solo ed esclusivamente ai non occupabili, cioè a persone con disabilità o fragili, nuclei familiari con minorenni, over 60 o persone disabili e invalidi.

Per avere il nuovo assegno di inclusione bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere cittadino dell’Unione o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cioè cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale;
  • avere un Isee entro i 9.360 euro;
  • avere un reddito entro i 6mila euro annui;
  • essere residenti in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda;
  • avere una persona disabile o un minore o un over 60 o una persona titolare di invalidità civile;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare entro i 30mila euro, escludendo la prima casa se ha un valore non superiore a 150mila euro;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare entro i 6.000 euro, aumentati di 2.000 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo, massimali che aumentano ancora di 5.000 euro per ogni componente disabile e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
Gli occupabili di età compresa tra 18 e 59 anni non avranno, dunque, diritto a percepire l’assegno di inclusione. Il beneficio ha un importo massimo di 6mila euro l’anno, 500 al mese, più un contributo affitto, per chi vive in case in affitto con regolare contratto di locazione, di 3.360 euro l’anno, per 280 al mese. 

Il nuovo assegno di inclusione sarà erogabile per massimo 18 mesi e rinnovabile per ulteriori 12 mesi, previa sospensione di un mese, per cui una volta terminata la misura, bisognerà aspettare un mese prima di presentare una nuova domanda.