Come cambiano i controlli su case e abusi edilizi con nuovo catasto dal 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Come cambiano i controlli su case e abus

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Cambia la riforma del catasto e cambiano i controlli per abusi edilizi: modifiche al via dal prossimo anno, nuove regole e chiarimenti

Come cambiano i controlli su case e abusi edilizi con nuovo catasto dal 2023? La riforma del catasto si è resa necessaria perché la mappatura catastale attuale del nostro Paese è obsoleta ed è necessario aggiornare le banche dati attuali che presentano numerose incongruenze.


E’, infatti, possibile che alcune abitazioni in pieno centro storico di una grande città siano accatastate come abitazioni di tipo economico o che abitazioni prima di prestigio oggi siano ruderi in rovina. Punto fondamentale del nuovo catasto 2023 è comunque contrastare l’abuso edilizio e scoprire gli immobili fantasma.

  • Nuovi controlli su case e abusi edilizi con riforma catasto 2023
  • Come cambia catasto 2023 con nuova riforma

Nuovi controlli su case e abusi edilizi con riforma catasto 2023

La riforma del catasto, con le novità che riporta, prevede innanzitutto di scoprire tutti i terreni, le case e gli immobili non registrati e, quindi, abusivi. 

L’Agenzia delle Entrate dovrà, infatti, individuare tutti gli immobili e i terreni che hanno una destinazione d’uso impropria e ricollocarli adeguatamente, entro il 2026 tale lavoro dovrà terminare e fino ad allora saranno bloccate le tassazioni sulle proprietà, per cui non ci sarà alcun aumento o riduzione delle tasse sugli immobili fino ad allora.

Si tratta, dunque, di un nuovo sistema contro l’abusivismo edilizio che ha così sia un vantaggio fiscale, perché scovando abusi edilizi, aumentano, di conseguenza, entrate sotto forma di tasse evase e da pagare e riducendo, al tempo stesso, la pressione fiscale oggi esistente, e sia un vantaggio sociale, per la riduzione della pressione fiscale attuale. 

La scoperta delle cosiddette 'case fantasma' per eliminare abusi edilizi sarà, infatti, possibile grazie ad una semplificazione delle comunicazioni e dell’uso degli strumenti di controllo sul territorio da parte degli enti locali, proprio in modo da ridurre il prelievo sugli immobili noti e regolari presenti nello stesso Comune.

Come cambia catasto 2023 con nuova riforma

La nuova riforma del catasto 2023, su cui è stato trovato l’accordo del governo, prevede, nel dettaglio, le seguenti novità:

  • ricalcolo delle rendite catastali, cioè dei valori attribuiti agli immobili e che sono base di calcolo di tasse, affitto, e non solo e che derivano da diversi elementi, come superficie dell’immobile, numero di vani, posizione in cui l’immobile si trova, ecc;
  • nuovi meccanismi di aggiornamento periodici delle rendite catastali in base alle oscillazioni del mercato di riferimento;
  • potenziamento degli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per mappare e censire gli immobili sconosciuti. 

Il nuovo catasto 2023 punta a far emergere immobili al momento sconosciuti e non censiti, prevedendo anche per case e unità immobiliari di interesse storico o artistico, agevolazioni per costi di manutenzione e conservazione.