Come cambiano in modo importante pensioni e stipendi con la riforma fisco al via nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Come cambiano in modo importante pension

Quali sono le novità della riforma fiscale 2023 che incideranno su nuovo calcolo di pensioni e stipendi: misure al vaglio e anticipazioni

Come cambiano in modo importante pensioni e stipendi con la riforma fisco al via nel 2023? Pensioni e stipendi che dal prossimo mese di marzo si preparano a cambiare, aumentando, per effetto, rispettivamente, del ricalcolo degli assegni con rivalutazione al 7,3% e del nuovo taglio del cuneo fiscale al 3% per redditi entro i 25mila euro e del 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro, cambieranno probabilmente ancora con l’approvazione della nuova riforma fiscale che si prepara ad essere presentata a marzo per essere approvata forse entro l’estate. Vediamo cosa prevede per pensioni e stipendi.

  • Come possono cambiare pensioni e stipendi con riforma fisco tra nuova Irpef e flat tax per tutti
  • Cambiano detrazioni con riforma fisco e cambiano stipendi e pensioni 2023


Come possono cambiare pensioni e stipendi con riforma fisco tra nuova Irpef e flat tax per tutti

Il primo importante motivo per cui pensioni e stipendi potrebbero cambiare con la nuova riforma del Fisco è da ricercare nelle modifiche che si vogliono attuare alle aliquote Irpef di tassazione sui redditi. Ma non solo: accanto a questo nuovo piano di tassazione Irpef potrebbe esserci l’introduzione della flat tax al 15% anche per pensionati e lavoratori dipendenti.

Partendo dalla revisione delle aliquote Irpef, ormai molto probabile stando a quanto emerge dal governo, le quattro aliquote Irpef attualmente previste in base agli scaglioni di reddito stabilite dall’ex governo Draghi sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Il governo Meloni sembrerebbe intenzionato a ridurre ancora le aliquote Irpef, portandole a tre che potrebbero essere del 23%, 27% e al 43%. Si ipotizza che le nuove aliquote per fasce di reddito potrebbero essere così divise:
  • aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mla euro;
  • aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Se per il riordino dell'Irpef, l’ipotesi di cui si parla è, dunque, quella di ridurre le attuali quattro aliquote Irpef portandole a tre, per l’estensione della flat tax anche a stipendi e pensioni, sempre fino al limite degli 85mila euro di guadagni annui come già valido per lavoratori autonomi e liberi professionisti, si ipotizza che o potrebbe essere il primo scaglione per tutti i redditi, o potrebbe arrivare in un secondo momento e valida tutti, portando la tassazione ad un livello equo per tutti, come spiegato dal governo.

Improbabile che l’introduzione della flat tax sia contestuale alla riforma delle aliquote Irpef e se ci fosse potrebbe interessare solo lavoratori e pensionati che soddisfano specifici requisiti. Potrebbe poi gradualmente estendersi nei prossimi anni per arrivare per tutti ad una sola aliquota fiscale, cioè alla flat tax al 15% per tutti i lavoratori e pensionati. 

Secondo molti, il passaggio alla flat tax per tutti, lavoratori e pensionati, potrebbe rivelarsi decisamente vantaggioso, sia perché semplificherebbe il regime fiscale, per lavoratori e pensionati, con pagamento delle tasse e detrazioni uguali per tutti, sia perché, prevedendo un’aliquota base più bassa, si avrebbe una minore pressione fiscale e aumenti decisamente importanti degli importi di stipendi e pensioni.

Cambiano detrazioni con riforma fisco e cambiano stipendi e pensioni 2023

Non direttamente ma strettamente collegato fiscalmente a pensioni e stipendi è anche il nuovo piano di riordino delle detrazioni fiscali che il governo Meloni si prepara a definire nella prossima riforma del Fisco. 

Insieme alla revisione dell’Irpef, altro importante punto su cui si sta lavorando il governo è la revisione delle detrazioni fiscali. L’intenzione è quella di una revisione delle detrazioni fiscali con contestuale revisione delle fasce di reddito per accedervi.

Attualmente sono previste progressive riduzioni delle detrazioni per i redditi tra i 120 e i 240 mila euro fino all’azzeramento totale delle detrazioni, ad eccezione di quelle sanitarie ed edilizie. L’intenzione del governo è quella di allargare la riduzione ad altre fasce di reddito a cui sono destinate le attuali detrazioni, oggi valide per redditi a partire da 120 mila euro, il che significherebbe ricalcolo di pensioni e stipendi in base alle nuove detrazioni possibili.