Come cambiano le tasse per le partite iva ordinarie e forfettarie nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Come cambiano le tasse per le partite iv

Cosa cambia per professionisti con Partiva Iva ordinaria e forfettaria dal prossimo anno: le novità al via del governo Meloni

Come cambiano le tasse per le partite iva ordinarie e forfettarie nel 2023? Il testo presentato della nuova Manovra Finanziaria 2023 prevede diverse novità per lavoratori sia dipendenti che professionisti titolari di Partita Iva, con misure relative soprattutto alla tassazione sui guadagni percepiti. Vediamo di seguito allora cosa cambia dal 2023 per le tasse di lavoratori con Partita Iva sia ordinaria che forfettaria. 

  • Come cambiano le tasse per partite iva ordinarie nel 2023
  • Novità Partite Iva forfettarie 2023 


Come cambiano le tasse per partite iva ordinarie nel 2023

La presentazione della nuova Legge di Bilancio 2023 ha ufficialmente previsto l’approvazione della nuova flat tax incrementale per titolari di Partita Iva ordinaria. Si tratta di un sistema di tassazione incrementale con aliquota fissa al 15% per tutti i contribuenti con partita Iva che si applicherà solo sull’incremento di reddito conseguito nel corso di un anno, in tal caso nel 2022, rispetto alla media dei redditi fiscali conseguiti nel triennio precedente, in tal caso negli anni 2019-2021.

La flat tax incrementale, precisiamo, varrà solo per i lavoratori autonomi con regime ordinario e non per lavoratori dipendenti e l’aliquota agevolata al 15% sarà applicata solo sull’incremento rispetto al maggiore dei redditi dichiarati nei tre anni precedenti con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40 mila euro.

Dunque, la flat tax incrementale con aliquota al 15% varrà per una quota di aumento del reddito 2022 rispetto al più alto reddito dichiarato nei tre anni precedenti e assoggettato all’Irpef e fino al limite di 40mila di differenza di reddito.

Novità Partite Iva forfettarie 2023 

Novità stabilite dal governo Meloni con la prossima Manovra finanziaria 2023 sono state decise anche per titolari di Partite Iva forfettarie: è stata, infatti, aumentata la soglia di reddito per poter usufruire della flat tax agevolata, passando da 65mila euro a 85mila euro

Il regime fiscale agevolato prevede oggi la tassazione Irpef al 5% per i primi cinque anni di attività e adesione al regime e al 15% dal sesto anno in poi per redditi fino a 65mila euro e chi supera tali limiti di reddito passa nel regime fiscale ordinario e paga le tasse in base agli scaglioni Irpef che cambiano a seconda dei redditi percepiti e sono:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Dal prossimo anno, per uscire dal regime fiscale agevolato della flat tax e passare al regime fiscale ordinario bisognerà superare gli 85mila euro di guadagni annui, non più i 65mila euro, e se si raggiungono i 100mila euro bisognerà anche automaticamente emettere anche fatture Iva. 

Se invece si superano gli 85mila euro, ma si rimane entro la soglia dei 100mila, si resta nel regime forfettario, ma solo fino all’anno successivo. Ciò significa, per esempio, che se nel 2023 si raggiungono i 100mila euro si esce subito dal regime agevolato ma se se si rimane tra gli 85mila e i 100mila euro, il passaggio avviene solo dal 2024.