Come cambierà reddito di cittadinanza dopo che Italia ha aderito ora al nuovo reddito minimo Ue

di Marianna Quatraro pubblicato il
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L’Italia apre a definizione e introduzione del nuovo reddito minimo Ue nel nostro Paese: di cosa si tratta e come influisce su reddito di cittadinanza

Come cambierà il reddito di cittadinanza dopo che l'Italia ha appena aderito al nuovo reddito minimo Ue? Il governo Meloni si prepara a cancellare del tutto il reddito di cittadinanza dopo le prime modifiche in merito già approvate con la Manovra Finanziaria 2023 che ne ha ridotto la durata e stretto le condizioni per beneficiarne. 

Le ultime notizie riportano, però, l’intenzione dell’Italia di aderire al nuovo reddito minimo Ue e ci si chiede se l’alternativa di cui si parlava al reddito di cittadinanza sarà eventualmente concomitante al nuovo reddito minimo Ue o sarà poi del tutto da esso soppiantato e in cosa consiste il reddito minimo Ue.

  • Nuovo reddito minimo Ue cos’è e a chi spetta
  • Come cambia reddito di cittadinanza con nuovo reddito minimo Ue

Nuovo reddito minimo Ue cos’è e a chi spetta

Il nuovo reddito minimo Ue rappresenta una forma di reddito base per tutti i cittadini dall'area euro da istituire con l’obiettivo di combattere la povertà in ogni Paese dell’Ue e oggi si pone come raccomandazione dall’Ue a tutti gli Stati membri affinchè aprano tutti ad un reddito minimo anti-povertà. E la ministra del Lavoro Marina Calderone, avrebbe ben accolto l’idea europea di istituzione di questo nuovo sostegno.

Il reddito minimo dell’Ue si porrebbe, come spiegato dalla stessa Europa, come un meccanismo comune contro la povertà e l’esclusione sociale, volto a rilanciare l’occupazione anche con il sostegno di altri importanti strumenti, e a promuovere la parità di genere, la sicurezza del reddito e l’indipendenza economica di donne, giovani adulti e persone con disabilità. 

L’invito dell’Ue agli Stati membri è quello di raggiungere gradualmente il livello adeguato di sostegno al reddito entro il 2030 al più tardi. Spetta ad ogni singolo Paese membro definire modalità di accesso alla misura ed entità della stessa.

Come cambia reddito di cittadinanza con nuovo reddito minimo Ue

Dopo la chiara apertura mostrata da parte della ministra del Lavoro Calderone al nuovo reddito minimo Ue, ci si chiede quale sarà il futuro del reddito di cittadinanza. La Manovra Finanziaria 2023 ha ridotto la sua durata, passata da 18 mesi a 7 mesi in favore dei cosiddetti occupabili, cioè di coloro che sono in grado di lavorare per cui scatta anche il contestuale obbligo di frequentare un corso di formazione per la durata pari almeno a sei mesi. Pena, la decadenza del beneficio.

E’ stata, inoltre, ridotta ad una l’offerta di lavoro congrua da accettare prima del decadimento del beneficio. Sono esclusi da tale obbligo le famiglie con soggetti disabili, minori e over 60, che potranno ancora beneficiare del pagamento del reddito di cittadinanza per tutto il 2023, mentre dal 2024, come annunciato, dovrebbe scomparire.

Non si sa cosa accadrà quando si esaurirà il reddito di cittadinanza. Si era parlato di sostituire il reddito di cittadinanza dal 2024 con un reddito di sussistenza dedicato, però, solo ed esclusivamente agli effettivi poveri ma finora non sono stati forniti ulteriori dettagli della eventuale nuova misura nè possibili eventuali criteri da valutare per definire la platea di beneficiari del nuovo sostegno. 

Era stato solo annunciato che la gestione dell’eventuale nuovo reddito di sussistenza non sarebbe più toccata all’Inps ma ai singoli Comuni, con il compito di controllare tutti i requisiti dei richiedenti in modo da evitare che si verifichino ancora casi di furbetti del reddito di cittadinanza. 

Nulla è stato più detto in merito e con le ultime novità relative al reddito minimo Ue ci si chiede se effettivamente ci sarà ancora il reddito di sussistenza al posto del reddiito di cittadinanza nel nostro Paese o se come strumento di sostegno per persone senza lavoro e famiglie povere sarà istituito solo reddito minimo Ue, al posto del reddito di cittadinanza ed anche del reddito di susisstenza che avrebbe dovuto sostituirlo, in modo da adeguare l’Italia agli altri Paesi Ue o se insieme ad esso per le famiglie più povere e in condizioni critiche si continuerà anche a lavorare sul nuovo reddito di sussistenza annunciato.