Cosa prevede il nuovo bonus di 3mila euro per figli, a chi è dedicato e come funziona: la novità che si affianca all’assegno unico per figli e non è la sola
Come funziona il nuovo bonus di 3mila euro per figli che si affianca all'assegno unico (destinato a modifiche)? Sono diverse le nuove misure messe a punto dal governo Meloni per sostenere le famiglie con figli, a partire da aumenti e miglioramenti dell’assegno unico per figli per arrivare alla definizione di ulteriori bonus e misure. Vediamo quali sono, cosa prevedono e a chi sono destinati.
Il governo ha, infatti, deciso di non tassare i fringe benefit, beni ceduti e servizi prestati, fino all’importo di 3.000 euro ma solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico, garantendo loro in questo modo contestuali aumenti di stipendi entro la stessa soglia.
I fringe benefit riconosciuti ai lavoratori con figli con soglia esentasse entro i 3mila euro riguardano buoni pasto, buoni carburante, bonus computer e cellulari aziendali, auto aziendali, alloggi dati in uso ai dipendenti, prestiti agevolati, borse di studio, polizze assicurative extraprofessionali, premi assicurativi extra professionali, valore imponibile dei prestiti aziendali.
Rientrano tra i fringe benefit che sono esentasse fino a 3mila euro anche le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, di luce e gas. Non rientrano tra i fringe benefit, però, spese per i figli, come particolari spese scolastiche, per esempio il pagamento di rette, viaggi d'istruzione o testi scolastici.
I fringe benefit fino a 3mila euro riconosciuti a lavoratori con figli si aggiungono all’assegno unico per figli che viene mensilmente erogato alle coppie che abbiano figli, di importo differente a seconda del valore Isee del nucleo familiare e della composizione dello stesso, che è stato modificato per alcuni già ad agosto e che si appresta a subire ulteriori modifiche.
Nell’attesa della rivalutazione dell’importo da gennaio, perché anche l’assegno unico per figli al pari di altre prestazioni, come quelle pensionistiche, è soggetto a rivalutazione che ne aumenta pertanto l’importo, ad agosto è stata riconosciuta la nuova maggiorazione per i nuclei vedovili, con un aumento dell’assegno unico per figli per un periodo di 5 anni se uno dei due genitori è deceduto nell’anno di riconoscimento del sussidio.
Ma sono state annunciate anche due nuove misure per le famiglie e che andranno ad aggiungersi all’assegno unico per figli, sommandosi ad esso, e si tratta del nuovo reddito di infanzia e del nuovo assegno di gioventù.
Partendo dal reddito di infanzia, è una nuova misura di sostegno al reddito che spetta a famiglie con figli fino a 6 anni di età e che dovrebbe essere di importo di 400 euro al mese per ogni figlio di età inferiore ai sei anni e che servirebbe per coprire le spese per le necessità dei primi anni di vita del figlio.
L’assegno di gioventù vale, invece, per le famiglie con figli dai 7 fino a 25 anni di età e dovrebbe avere un importo mensile di 250 euro al mese per le spese per l’istruzione scolastica e la formazione dei figli a carico delle famiglie. Precisiamo che le due nuove misure non sostituiranno l’assegno unico per figli ma si sommeranno all’importo che normalmente già si percepisce di assegno unico.