Come pagare meno i debiti, cartelle e multe (anche recenti) grazie ad una legge poco conosciuta

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come riuscire a saldare i propri debiti troppo alti non con rottamazione o condono 2023 ma con legge già in vigore poco conosciuta: cosa prevede e chi può usufruirne

Se ho troppi debiti come posso fare grazie ad una legge molto interessante ma meno conosciuta rispetto condono? Il problema dei debiti con il Fisco e non solo affligge milioni di italiani che accumulano debiti, che talvolta diventano insostenibili e di importi elevati, per mancato pagamento di multe e imposte. 

E mentre si va verso il via del nuovo piano di pace fiscale 2023 tra cancellazione totale di debiti e possibilità di pagamenti ridotti, esiste già un’altra legge, meno conosciuta, che permette di ‘risolvere’ i propri debiti con il Fisco. Vediamo di cosa si tratta. 

  • Legge poco conosciuta per pagare i troppi debiti con il Fisco cosa prevede
  • Come usufruire di Legge in vigore per pagare i troppi debiti e procedura


Legge poco conosciuta per pagare i troppi debiti con il Fisco cosa prevede

Se si hanno troppi debiti è possibile ‘risolvere’ la propria situazione grazie ad una legge già in vigore da un po' di tempo ma meno conosciuta del condono: si tratta della legge 3/2012, entrata in vigore nel 2015 e nota anche come legge salva suicidi, che rappresenta la soluzione per le persone che si trovano in gravi condizioni economiche e non riescono più a pagare i debiti che hanno accumulato nel corso del tempo.

Possono accedere alla cosiddetta legge salva suicidi sia imprenditori che cittadini privati, e tutti coloro che non posseggono alcun patrimonio prontamente liquidabile o non sono in grado di pagare i debiti contratti, con possibilità di ottenere la totale cancellazione del debito e ripartire da zero. 

Per ottenere la totale cancellazione dei debiti con la legge salva suicidi bisogna sono previste tre principali soluzioni. Si tratta di:

  • ristrutturazione del debito del consumatore, che consiste nel proporre al giudice di competenza un piano di rientro sostenibile per chi ha contratto debiti sia in ambito privato e sia in ambito di attività d’impresa;
  • concordato minore, possibile solo per coloro che hanno debiti derivanti da un esercizio d’impresa, come i professionisti, gli imprenditori minori, gli imprenditori agricoli, le start-up, e prevede la possibilità di raggiungere un accordo con i creditori per un più agevole pagamento del debito;
  • la liquidazione controllata, che prevede la vendita delle proprietà del debitore per cercare di ripagare gli interessi dei creditori e, se intraprendendo questa strada non si riesce a ripagare tutto il debito, diventerà inesigibile, quindi il debitore sarà libero.
Tra le ultime modifiche approvate per la Legge 3/2012 c’è anche la possibilità di accedere ad una procedura familiare, per sostenere la cancellazione del debito di un soggetto incapiente.

Come usufruire di Legge in vigore per pagare i troppi debiti e procedura

Stando a quanto stabilito dalle norme in vigore, la procedura della Legge 3/2012 prevede il seguente iter:

  • presentazione domanda, che segna l’avvio del procedimento e deve essere effettuato compilando istanza apposita e trasmettere per mail o fax alla Segreteria dell’OCC, Organismo di Composizione della Crisi competente per territorio;
  • valutazione preliminare, fase in cui la segreteria esamina l’istanza e valuta se il debitore è effettivamente in possesso di tutti i requisiti necessari per accedere alla procedura;
  • accettazione preventivo, se la valutazione è positiva, la Segreteria trasmette al debitore un preventivo dei costi della procedura, comprensivo del compenso del gestore della crisi;
  • nomina del gestore della crisi, che assume il compito di verificare la situazione di sovraindebitamento del debitore;
  • successivo incontro con il gestore della crisi, che permette al debitore di incontrare, e anche più volte se necessario, il gestore per descrivere personalmente la propria situazione e i motivi che hanno portato ad importante sovraindebitamento;
  • piano di soluzione della crisi, che avviene quando il gestore, dopo aver esaminato tutta la documentazione, suggerisce al debito il miglior piano di soluzione della crisi;
  • omologa del piano, che prevede l’attestazione di veridicità e fattibilità da parte del gestore del piano di risoluzione del debito e lo trasmette al giudice per l’omologa. 
Una volta ottenuta l’omologa, il debitore può pagare i propri debiti, in modo agevolato, secondo modalità e tempistiche definite dal piano di soluzione della crisi.