Come potrebbe cambiare il catasto in Italia dopo nuove richieste da Ue e come procedono i lavori del governo Meloni in tal senso: chiarimenti
Come sarà il nuovo catasto (e tasse) richiesto da Ue all'Italia e gli ultimi sviluppi sulla riforma attuale? Gli ultimi richiami dall’Ue sulle modifiche necessarie per il catasto, in generale e per tutti, hanno riaperto le discussioni su una riforma in Italia avviata ma poi bloccata. Era stato, infatti, il governo Draghi a iniziare a lavorare su una nuova riforma del catasto per renderlo più attuale, ma con la sua caduta, i lavori si sono interrotti. Vediamo quali sono gli sviluppi attuali della riforma dopo le nuove richieste dall’Ue.
Tali nuovi presupposti porterebbero, però ad aumento delle tasse sulle case, implicando, dunque, una imposizione fiscale più alta. In merito alle richieste avanzate dall’Ue per un nuovo catasto, probabilmente l’Italia non interverrà sul catasto con una revisione delle tasse ma potrebbe rivedere il catasto portando avanti la riforma che era stata avviata dall’ex governo Draghi.
Gli ultimi sviluppi sulla riforma del catasto in Italia sono, in realtà, nulli: tutto sembra al momento bloccato e, non è, infatti, prevista per ora nè una riforma del catasto e nè un intervento complessivo sui redditi immobiliari, perché, come spiegato già tempo fa, la riforma del catasto non rientra ancora tra le priorità di lavoro del governo.
L’idea potrebbe comunque essere quella di riprendere la riforma e aggiornare il catasto in modo da renderlo più congruo rispetto a quello attuale ma senza aumentare tasse sulla casa già in vigore, anche se quest’anno molti Comuni hanno già aumentato Imu e Tari, nè approvare nuove tasse.
Da non dimenticare, poi, tra le ultime novità le tasse e le modifiche a diverse leggi attualmente in vigore su case e terreni inseriti nella delega fiscale approvata che , poreter, alla modifica delle principali tematoche riguardanti il fisco in Italia
Per aggiornare il catasto, il governo Meloni ripartirebbe dalla riforma del catasto del governo Draghi, che puntava soprattutto non ad aumentare le tasse ma a far emergere gli immobili cosiddetti fantasma e senza modificare la base imponibile per il calcolo delle tasse.
Le misure previste dalla riforma del catasto dell’ex governo Draghi prevedevano:
La banca dati delle case contiene ogni informazione su case e abitazioni, dai consumi energetici, alla classe della casa, agli interventi di riqualificazione degli edifici pubblici, ecc.
La revisione del catasto per avere un quadro più completo e corretto della situazione attuale degli immobili in Italia sarebbe importante anche in vista del nuovo decreto per sanatorie edilizie e condoni per abusi edilizi che il governo si prepara ad approvare, con nuove sanatorie e messa in regola di tutti gli immobili.