Come verificare importo assegno unico Marzo corretto
Come cambia l’importo dell’assegno unico per figli a marzo, motivi, chi riceve più e chi meno e come controllare che sia corretto
Come verificare che il nuovo importo assegno unico figli di Marzo sia corretto dopo le diverse modifiche in vigore? Cambia l’importo dell’assegno unico da marzo per diversi motivi, dalla rivalutazione spettante, considerando che anche l’assegno unico rientra tra le prestazioni soggette a rivalutazione, ai conguagli e arretrati. Vediamo come verificare che l’importo di marzo spettante per l’assegno unico sia corretto.
Si tratta di un piccolo aumento dovuto alla rivalutazione dell’assegno unico per i figli relativo alla mensilità di gennaio non riconosciuta ai precettori di assegno unico. Per alcune famiglia il conguaglio riguarda non solo l’arretrato per il mese di gennaio ma anche per il mese di febbraio e si tratta di coloro che hanno rinnovato l’Isee necessario per avere l’assegno unico entro il 28 febbraio.
Altro motivo per cui cambia l’importo dell’assegno unico per figli è il calcolo della rivalutazione che riguarda sia l’importo dell’assegno unico spettante ad ognuno in base al proprio Isee e sia le maggiorazioni previste per legge per l’assegno unico, da genitori entrambe lavoratori (che passa da 30 euro a circa 34), a maggiorazioni per figli disabili.
Ciò significa, per esempio, che chi prima prendeva un assegno unico per figli di 175 euro più maggiorazione di 30 euro per entrambe i genitori occupati per un totale di 205 euro ora deve prendre 221 euro, con pagamento di 16 euro di arretrata rivalutazione.
I calcoli degli aumenti per l'assegno unico per figli variano a seconda di fasce Isee di appartenenza, quindi non si tratta di un aumento per rivalutazione uguale per tutti.
La rivalutazione dell’assegno unico spetta a tutti i beneficiari della misura, sia se si percepiscono importi più alti, sia se si percepisce l’importo minimo. La rivalutazione è stata, infatti, applicata sia sugli importi minimi dell’assegno unico per ogni figlio, per cui l’importo minimo passa da 50 euro a 54,1 euro, mentre l’importo massimo passa da 175 euro a 189,2 euro e aumentano anche le maggiori da riconoscere.
Per esempio, per la fascia Isee più bassa (da 0 a 15mila euro), la maggiorazione per entrambe i genitori che lavorano sale da 30 a 32,4 euro; quella per le madri under 21 sale da 20 a 21,6 euro, mentre per i figli successivi al secondo l’importo della maggiorazione passa da 85 a 91,9.
Cambia l’importo dell’assegno unico anche in peggio per tutti coloro che non hanno rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio e percepiscono l’importo minimo di 50 euro, ora di 54. Le leggi in vigore prevedono, infatti, che l’importo dell’assegno unico per figli sia modulato in base al valore Isee di ogni nucleo familiare prevedendo l’importo massimo per chi una un Isee tra 0 e 15mila euro e riducendosi man mano fino ad arrivare all’importo minimo previsto, circa 54 euro, per chi ha un Isee dai 40mila euro in su o per chi non lo ha proprio fatto e presenta la domanda per avere l’assegno unico per figli.
Per avere l’importo dell’assegno unico spettante, chi riceve oggi più della cifra minima avrebbe dovuto aggiornare il proprio Isee tramite la Dsu, la Dichiarazione sostitutiva unica, entro il 28 febbraio.
Se entro tale data non è stato aggiornato l’Isee, da marzo si riceve solo l’importo base dell’assegno unico pur avendo diritto a percepire un importo più alto, per cui dovrà accontentarsi di una somma ridotta di assegno unico.
Per verificare che l’importo dell’assegno unico per figli di marzo sia corretto, basta leggere la classica notifica di pagamento mensile che si riceve dall’Inps o iO, vedere la cifra erogata, se è più alta di qualche euro allora è corretta, e magari accedere al sito Inps per visualizzare i dettagli del pagamento con tutte le relative informazioni di calcolo.