Controlli su carte di credito 2023, come funzionano accertamenti Agenzia Entrate

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Controlli su carte di credito 2023, come

Nuovi accertamenti su carte di credito

Controlli su carte di credito 2023, come funzionano accertamenti Agenzia Entrate

Il contrasto all'evasione fiscale si combatte su più livelli e non solo via Agenzia delle entrate. E adesso ci pensa la Commissione europea ad avanzare una proposta ad hoc che riguarda le carte di credito.

Se fino a questo momento i controlli del fisco italiano sono stati focalizzati sui conti correnti, l'esecutivo comunitario invita a spostare l'attenzione anche sulle carte di credito.

Dall'analisi dell'estratto conto, argomenta l'organismo europeo, possono saltare fuori interessanti informazioni ovvero anomalie del contribuente rispetto al corretto pagamento della tassazione, in particolare quella relativa all'Iva. Siamo ancora alle fasi preliminari di questa proposta, ma vale la pena approfondirla nei dettagli. Vediamo allora

  • Nuovi accertamenti su carte di credito
  • Come funziona l'analisi degli estratti conto
  • Nuovi strumenti di controllo dell'Agenzia delle entrate

Nuovi accertamenti su carte di credito

La proposta della Commissione europea prevede l'introduzione dell'obbligo per banche e società di carte di credito di inviare i dati alle autorità fiscali nazionali degli stati membri dell'Unione europea. Dal punto di vista pratico, il funzionamento dei controlli prevede la segnalazione dei pagamenti che eccedano la soglia di 25 in un trimestre.

Verrebbe quindi creato un grande archivio per l'analisi dei movimenti e delle operazioni a rischio evasione. In questo modo, viene spiegato, diventa più efficace il contrasto alle frodi transfrontaliere in materia di Iva, soprattutto in relazione alle vendite via web, in costante aumento anno dopo anno.

Le aspettative sono decisamente elevate se Bruxelles prevede un maxi recupero di 1,2 miliardi di euro sulle frodi Iva via Internet. Resta però un grande punto interrogativo rispetto all'efficacia di questo strumento ovvero il reale grado di cooperazione da parte di tutti gli Stati membri.

Tuttavia dalle nostre parti sembra che questo nuovo sistema abbia trovato pareri favorevoli dall'Agenzia delle entrate, pronto ad accoglierla come ulteriore sistema di controllo contro evasione fiscale.

Nuovi strumenti di controllo dell'Agenzia delle entrate

In Italia si continua a lavorare a spron battuto sul perfezionamento della Superanagrafe dei conti correnti, in cui far confluire i dati di sintesi del contribuente oggetto di controlli da parte dell'Agenzia delle entrate, come saldo a inizio e fine anno e somma dei movimenti in entrata e in uscita.

Si tratta di uno strumento che ha avuto un iter molto tribolato se si pensa che dopo aver ottenuto il via libera dal Garante della Privacy, solo alla fine del mese di agosto dello scorso anno è stata avviata la procedura per l'analisi del rischio sulle società. Il risultato di questa prima ondata di accertamenti? La creazione di una lista di 1.200 posizioni.

Il passaggio successivo è arrivato in primavera con la sperimentazione della Superanagrafe dei conti correnti sulle persone fisiche. I dati sono utilizzati nell'analisi di rischio per individuare i contribuenti la cui posizione va analizzata.

La novità dell'ultima ora è il cosiddetto evasometro anonimizzato per venire incontro al diritto alla riservatezza del contribuente, almeno della prima fase dei controlli. Il nuovo sistema che assegna un numero a ogni contribuente e incrocia i dati dei conti correnti con i redditi dichiarati. E laddove si registra una discrepanza, gli ispettori dell'Agenzia delle entrate si mettono in modo.