Cosa fare se non ho ricevuto ancora pagamento assegno unico figli o importo è uguale o minore del previsto

di Marianna Quatraro pubblicato il
Cosa fare se non ho ricevuto ancora paga

Sono diverse le famiglie che hanno già ricevuto l’importo di assegno unico figli di giugno ma senza aumenti: motivi e pagamenti ancora attesi

Cosa fare se non ho ricevuto ancora pagamento assegno unico figli o importo è uguale o minore del previsto? Sono diverse le famiglie italiane che hanno ricevuto l’assegno unico per figli di giugno ma, contrariamente a quanto annunciato nelle ultime settimane, senza aumenti. Non tutti hanno, infatti, diritto ad avere gli aumenti previsti. Vediamo perchè e cosa cambierà ancora.

  • Cosa fare per pagamento assegno unico figli non ancora avuto 
  • Per chi importo assegno unico figli è uguale o minore del previsto

Cosa fare per pagamento assegno unico figli non ancora avuto 

Se non si è ancora ricevuto il pagamento dell’assegno unico per figli del mese di giugno non c’è nulla di cui preoccuparsi né bisogna fare nulla di particolare. Considerando, infatti, il mese di giugno di ricalcoli, conguagli e arretrati, le date di pagamento sono state fissate in modo differente. 

Stando a quanto stabilito, infatti, fino al 20 giugno è stato fissato il pagamento dell’assegno unico a coloro che i quali non è prevista alcuna novità sulla somma dovuta, ai nuclei familiari che, cioè, hanno fatto o rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio.

Dal 20 giugno e fino a fine mese sono attesi gli ulteriori pagamenti spettanti ai nuclei familiari che hanno diritto a ricevere aumenti, conguagli e arretrati. E per queste famiglie, l’importo dell’assegno unico per figli cambierà notevolmente, nella quasi totalità dei casi, aumentando.

Ciò significa che se ancora non è stato ricevuto il pagamento dell'assegno unico per figli, bisognerà solo attendere ancora fino alla fine del mese in modo da permettere all’Inps il ricalcolo dell’importo di assegno unico spettante effettivamente.

Per chi importo assegno unico figli è uguale o minore del previsto

Se è vero che giugno è il mese di ricalcoli degli importi di assegno unico per figli, che dovrebbero aumentare, è anche vero che ci sono famiglie che hanno ricevuto anche questo mese il solito importo della misura e chi avrà anche un importo minore del previsto.

I motivi sono presto spiegati: chi ha fatto del tutto o rinnovato l’Isee entro lo scorso 28 febbraio, ha già ricevuto l’importo di assegno unico ricalcolato sul valore Isee con rivalutazione 2023 e quindi a giugno non riceve alcun aumento avendolo già avuto da febbraio-marzo scorsi.
Chi ha fatto del tutto o rinnovato l’Isee dopo il 28 febbraio, allora riceve questo mese di giugno l’importo nuovo aumento di assegno unico in base a valore Isee e ricalcolato sulla nuova rivalutazione 2023 compresi gli arretrati delle scorse mensilità e conguagli, dunque, per cui tra aumento dovuto e relativi arretrati con altrettanti aumenti, l’importo dell’assegno unico di giugno aumenta decisamente.

L’assegno unico per i figli aumenta sia per ricalcolo dell’importo con rivalutazione della prestazione 2023 e sia per le maggiorazioni previste in base alla composizione di ogni nucleo familiare. Sono, infatti, previste specifiche maggiorazioni per entrambe i genitori lavoratori (30 euro), o in presenza di bambini di età inferiore a un anno, o per nuclei con 3 figli e un Isee inferiore ai 40mila euro, o per famiglie con 4 figli. 

In particolare, le maggiorazioni per famiglie con figli disabili e in base al grado di disabilità sono le seguenti:

  • 105 euro mensili in caso di non autosufficienza;
  • 95 euro mensili in caso di disabilità grave;
  • 85 euro mensili in caso di disabilità media.
Per nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità, deve essere, inoltre, calcolata anche l'ulteriore maggiorazione (dal primo gennaio 2023 e fino al 2026) per le famiglie con figli disabili e Isee fino a 25mila di 120 euro mensili da aggiungere agli importi base aumentati e alle maggiorazioni già previste.

Inoltre, per l’importo erogato dell'assegno unico per i figli nel 2023 sono previste maggiorazioni del 50% sia per il primo anno di vita del figlio e sia per le famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 40mila euro, per i soggetti da 1 a 3 anni compiuti.

E poi c’è chi riceverà assegni unici figli minori del previsto: si tratta di coloro che hanno ricevuto una somma in più di assegno unico per figli ma in realtà non dovuta. Si tratta dell’importo di 30 euro riconosciuto per entrambe i genitori lavoratori ma che a molte famiglie non spettava e che deve ora essere rimborsato.

Diverse famiglie monogenitoriali hanno fatto richiesta della maggiorazione dovuta per entrambe i genitori lavoratori, pur se soli, e la maggiorazione è stata pagata anche ai genitori soli che al momento della domanda hanno dichiarato di lavorare entrambe. La maggiorazione per entrambe i genitori lavoratori spetta, però, per legge solo se i genitori sono insieme nello stesso nucleo familiare convivente, non in caso di famiglie monogenitoriali.

Dopo le verifiche effettuate, per chi non ne aveva diritto, il pagamento della maggiorazione è stata già bloccata ad ottobre 2022, mentre ad altri sarà richiesto di rimborsare le somme in più percepite e non dovute.