Come e quali voci del welfare permettono di aumentare lo stipendio fino anche a 600 euro con detassazione: calcoli dopo Decreto Aiuti bis
Cosa significa la detassazione welfare? Il welfare aziendale comprende iniziative, beni e servizi messi a disposizione dall’impresa come sostegno al reddito per aumentare potere di spesa e possibilità di benessere e cura della salute del lavoratore con contratto a tempo indeterminato, nonché forme di assistenza sociale, e può essere di carattere pubblico, privato e aziendale.
Servizi e beni previsti dal welfare aziendali sono soggetti a tassazione e la novità prevista dal Decreto Aiuti bis per aumentare gli stipendi dei lavoratori italiani, insieme alla decontribuzione al 2%, per ridurre le tasse e aumentare gli importi netti in busta paga, è la detassazione welfare, vale a dire la riduzione delle tasse da pagare anche sui beni e i servizi del welfare aziendale, lì dove dalle aziende previsti. Vediamo di seguito quali sono esempi concreti per aumentare stipendio fino a 600 euro grazie alla detassazione welfare.
Per il 2022, dunque, i benefit aziendali sono esenti dalla tassazione di beni e servizi forniti al dipendente dall’azienda fino al limite di 516 euro invece che di 258,23 euro e l’aumento della soglia esentasse fissata per le voci welfare permette di aumentare ulteriormente il potere di acquisto dei dipendenti.
Secondo quanto calcolato, dunque la detassazione welfare permette di aumentare lo stipendio fino a 600 euro e si tratta di aumenti che si possono ottenere grazie ai risparmi in termini di tasse da applicare alle seguenti voci del welfare aziendale:
Per fare un esempio concreto di quanto potrebbe aumentare lo stipendio, considerando il caso di un lavoratore che usufruisce di servizi di welfare aziendale per 400 euro, tra buoni benzina, buoni pasto, assistenza sanitaria, premio produttività, e la soglia esentasse fino a 516 euro, il lavoratore ottiene la somma dei 400 euro di aumento dello stipendio.