Credito d'imposta 2022 pagamenti carte di credito e bancomat. Come funziona

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Credito d'imposta 2022 pagamenti carte di credito e bancomat. Come funziona

La nuova Legge di Bilancio 2022 ha introdotto incentivi, sconti e premi per chi pagherà le sue spese, di qualsiasi genere, con strumenti tracciabili, vale a dire bancomat o carte di credito, ulteriore misura pensata dal governo per combattere l’evasione fiscale e a tutto discapito dell’uso del contante e prevede un nuovo credito di imposta per gli esercenti che fanno pagare tramite Pos. Vediamo come funziona il credito di imposta 2022 per chi paga con carte e bancomat.

Pagamenti con carte di credito e bancomat: come funziona il credito d’imposta

Il decreto fiscale collegato alla Manovra, stando a quanto confermano le ultime notizie, prevede un credito di imposta del 30% dei costi delle commissioni sostenute per ogni singolo pagamento per tutti gli esercenti di piccole-medie dimensioni che nell’anno precedente all’entrata in vigore del provvedimento abbiano registrato ricavi entro i 400 mila euro. Il provvedimento sarà in vigore dal prossimo primo luglio.

Secondo alcune stime, la misura dovrebbe interessare circa 2,1 milioni di soggetti Iva con un giro d’affari complessivo di 108 miliardi di euro per un reddito medio di 50 mila euro e, teoricamente, si attende un aumento dei pagamenti tracciabili fino al 20%.

Se la misura dovesse rivelarsi vincente per incentivare i pagamenti tracciabili, è possibile che in un secondo momento la percentuale del credito di imposta possa passare dal 30 al 50%.

Sanzioni previste per chi non si dota di Pos per pagamenti con carte e bancomat

Così come è stato previsto un credito di imposta per gli esercenti che incentivino i pagamenti con bancomat e carte di credito e sono stati previsti bonus e premi per chi effettua i pagamenti con strumenti tracciabili, sono state anche definite sanzioni per tutti coloro che non rispetteranno l’obbligo di dotarsi del Pos per permettere a chiunque lo volesse di pagare con carte di credito, debito o bancomat.

La sanzione prevista è di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione non accettata. Sanzioni previste anche per gli esercenti che dal primo gennaio non collaboreranno alla nuova lotteria degli scontrini, non inviando il codice fiscale del cliente con lo scontrino. In questo caso la sanzione prevista è compresa tra i 100 e i 500 euro.

Tra le altre misure fiscali del decreto per contribuire alla lotta all’evasione fiscale spicca anche il progressivo abbassamento della soglia di uso del contante: entro i prossimi due anni la soglia attualmente fissata a 3mila euro passerà prima a 2mila euro fino al 31 dicembre 2022 e poi a mille euro a partire dal primo gennaio 2022.