Quali sono le conseguenze attese per pagamento di Tfr-Tfs dopo l’importante recente sentenza della Consulta e modifiche previste in nuovo decreto apposito
Quali sono le modifiche del Decreto Tfr-Tfs per regole sia per anticipo che tassazione (per tutti) dopo sentenza Consulta? La tanto attesa sentenza della Corte Costituzione sui tempi di pagamento del Trattamento di fine rapporto Tfr-Tfs ai lavoratori dipendenti pubblici è finalmente arrivata e porterà diverse conseguenze per pagamenti ma non solo. Si attendono anche ulteriori novità relative ai pagamenti di Tfr-Tfs. Vediamo di seguito nel dettaglio di cosa si tratta.
Dopo la sentenza della Consulta, è necessario modificare l’attuale legge per ridurre i tempi dei pagamenti di Tfr-Tfs da anni a qualche mese dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Si attende, pertanto, che il Parlamento lavori sulla nuova legge alla luce delle recenti novità previste.
Prima della sentenza della Consulta, in riferimento alla liquidazione del Tfr-Tfs ai dipendenti statali, alcuni economisti ed esponenti del governo avevano già parlato non solo di procedure semplificate per il pagamento dovuto dell’anticipo di Tfs ma anche di una revisione della tassazione per agevolarne il potere di acquisto.
Dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale sulla illegittimità di pagamento differito del Tfr-Tfs agli statali, secondo alcune indiscrezioni o nella riforma del Fisco, o in un vero e proprio decreto ad hoc, o nella prossima Manovra Finanziaria 2024 potrebbero rientrare due novità specifiche per anticipo e pagamento di Tfr-Tfs.
La prima dovrebbe riguardare i tempi di pagamento di Tfr-Tfs con modifiche per velocizzarli e che potrebbero essere graduali e interessare inizialmente solo una ristretta platea di lavoratori in possesso di specifiche condizioni economiche o che devono avere un importo di Tfr-Tfs determinati limiti, per poi estendersi col tempo a tutti.
Bisogna anche ricordare che si discute anche di due nuove leggi presentate in Parlamento sull’anticipo del pagamento di Tfr-Tfs che prevedono disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità delle amministrazioni e potrebbero permettere di cancellare la disparità di trattamento per i dipendenti pubblici tra chi riceve il Tfs e chi riceve il Tfr.
I lavoratori dipendenti pubblici, al termine del proprio rapporto di lavoro, ricevono la liquidazione del trattamento di fine rapporto in maniera diversa in base al periodo di assunzione: mentre, infatti, il Tfs (trattamento di fine servizio) viene liquidato ai dipendenti pubblici assunti fino al 31 dicembre 2000, il Tfr (trattamento di fine rapporto) viene liquidato ai dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato dal primo gennaio 2001.
Se le nuove leggi in discussione in Parlamento venissero approvate, alcune categorie di lavoratori statali, come personale delle forze armate, della polizia, dei vigili del fuoco e docenti potrebbero avere un prestito in banca per l'anticipo Tfs-Tfr garantito dal Trattamento di fine servizio (Tfs), come del resto già accade per i dipendenti pubblici e privati che ricevono il Tfr.
In questo modo anche i dipendenti pubblici potrebbero ottenere un prestito dalla banca proprio con il Tfs a garanzia, perchè l’importo ricevuto in anticipo verrebbe rimborsato al momento della liquidazione della somma complessiva del proprio Tfs, trattenendo l’intero importo anticipato con il prestito e con gli interessi versati alla banca.
Altra misura che potrebbe rientrare nel nuovo Decreto Tfr-Tfs (o nella prossima Manovra) è la revisione della tassazione, sia per il calcolo delle tasse dell’importo complessivo finale del trattamento e sia per anticipo e diverse sono le ipotesi in discussione.
La prima potrebbe essere quella di detassare sia l’anticipo del Tfr-Tfs e sia la liquidazione complessiva del trattamento portandola al 15% (l’attuale tassazione del Tfr-Tfs per statali prevede una base imponibile su cui determinare l’aliquota abbattuta di una quota percentuale pari al 26,04%); la seconda potrebbe essere quella di limitare la detassazione del Tfr-Tfs solo all'intero importo complessivo e non anche per l’anticipo; e la terza potrebbe essere quella di sconti sulle tasse da pagare su Tfr-Tfs solo quando i trattamenti si investono in fondi pensione, per spingere ad aderire alla previdenza complementare.
Ci sarebbe anche una quarta ipotesi di revisione della tassazione su Tfr-Tfs che potrebbe essere graduale e crescente, a partire dal 15%, e che dovrebbe variare in base a diverse situazioni, per esempio in base alla somma di Tfr-Tfs da liquidare, o alle condizioni socio-economiche di singoli soggetti o famiglie, per esempio se sono presenti nel nucleo familiare persone con disabilità o altre gravi patologie, o minori, o in base al valore Isee, o considerando il quoziente familiare.