Circolare ufficiale Entrate Bonus facciate istruzioni
Circolare ufficiale Agenzia Entrate su Bonus facciate 2022 istruzioni ufficiali cosa si può fare o no
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare ufficiale con le istruzioni per beneficiare del bonus facciate 2022. Vediamo quali sono le istruzioni ufficiali dell'Agenzia delle Entrate sul bonus facciate 2022 e per quali lavori vale il bonus e cosa, invece, non si può fare.
Il bonus facciate 2022 prevede una detrazione fiscale del 90% sulle spese effettuate per il restauro e il recupero delle facciate esterne degli edifici, sia di palazzi condominiali, sia di case indipendenti situate in un centro storico, periferia, grandi e piccoli Comuni.
La nuova circolare ufficiale sul bonus facciate 2022 dell’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sul bonus in merito a:
Secondo quanto riportato nella circolare ufficiale delle Entrate, rientrano nel bonus facciate 2022 anche:
La circolare ufficiale dell’Agenzia delle Entrate ha anche fornito chiarimenti specifici in merito a chi può usufruire ufficialmente del bonus facciate 2022. Stando a quanto contenuto nella circolare, i possono richiedere il bonus facciate 2022:
Per persone fisiche, esercenti arti e professioni, enti non commerciali il bonus facciate 2022 fa riferimento al criterio di cassa, cioè alla data dell’effettivo pagamento avvenuto a prescindere dall’inizio dei lavori. Se, per esempio, un lavoro che rientra nel bonus facciate 2022 è stato iniziato nel 2022 con pagamenti sostenuti sia nel 2022 e sia nel 2022, la detrazione al 90% prevista dal bonus facciate 2022 vale solo per i pagamenti sostenuti nel 2022.
Quelle appena riportate sono le ultime istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate per poter usufruire del bonus facciate 2022 con detrazioni al 90 % senza alcun limite di spesa che si aggiungono alle prime indicazioni già fornite su lavori compresi ed esclusi.
Rientrano in quest’ultima categorie i lavori di:
Il bonus facciate 2022 vale, invece, per:
Il bonus facciate con detrazioni al 90% può essere richiesto da privati e altri soggetti che pagano l’Irpef e da soggetti Ires (società di capitali ed enti non commerciali), viene ripartito in dieci quote annuali di pari importo e si può avere solo se si effettuano i pagamenti con bonifici parlanti.