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Detrazioni rogito prima casa 2022, spese notarili che si possono scaricare
Le detrazioni notarili per le spese sostenute per l’acquisto della prima casa si sono ottenere in dichiarazione dei reddito con modello 730. Vediamo quali sono le spese notarili che si possono scaricare e limiti e importo massimo da riportare in dichiarazione dei redditi.
Anche per le spese effettuate per il rogito presso il notaio al momento dell’acquisto della prima casa è possibile fruire di una detrazione Irpef del 19% e sempre a patto, dal 2022, di effettuare la spesa solo ed esclusivamente con strumenti tracciabili, vale a dire bancomat, carte di credito, bonifico.
La nuova norma è contenuta nella nuova Legge di Bilancio 2022 e vale per ogni genere di spesa: per usufruire delle detrazioni fiscali dal prossimo anno, infatti, si dovrà pagare solo con strumenti tracciabili. La novità vale per tutte le spese ad eccezione delle spese mediche che anche se si pagano in contanti prevedono la possibilità di portare in detrazione l’acquisto effettuato.
Quali sono le spese del notaio per il rogito per l’acquisto della prima casa che si possono scaricare in dichiarazione dei redditi? Stando a quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate, possono essere, in particolare, portate in detrazione in dichiarazione dei redditi le spese notarili per:
Per scaricare le spese notarili per il rogito relative all’acquisto della prima casa e usufruire della detrazione fiscale Irpef al 19% il limite massimo da considerare è di 4.000 euro (per cui si arriva da una detrazione di 760 euro), cifra che comprende tutte le spese sostenute per gli interessi passivi del mutuo e per gli oneri accessori relativi alla stipula del mutuo.