Cambiano gli aumenti degli stipendi tra 800-3mila euro ora in base a diverse misure e variabili: quali sono e quanto influiscono su buste paga, senza dimenticare il nuovo bonus da 150 euro
Si preparano ad aumentare le buste paga dei lavoratori italiani per effetto di diverse novità che influiranno diversamente sugli importi percepiti. Cambiano, infatti, gli aumenti per gli stipendi dei lavoratori italiani in maniera diversa a seconda delle somme inizialmente percepite. Vediamo quale sarà l’aumento in busta paga tra 800-3000 euro basato su tre variabili diverse ora e nel 2023?
Chi prende stipendi dai 2.700 euro in su, 2.800, 2.900, 3.000 non avrà alcun aumento dello stipendio per effetto della decontribuzione al 2%, perché si tratta di una misura approvata solo per lavoratori con redditi annui entro i 35mila euro.
Per fare qualche esempio di calcolo di aumento di uno stipendio tra 800-3000 mila euro ora, se prendiamo il caso di un lavoratore che percepisce uno stipendio medio di 1.300 euro, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre avrà 1.326 euro circa.
Chi prende uno stipendio di 1.600 euro da ottobre a dicembre avrà 32 euro al mese per un aumento complessivo fino a fine anno di 96 euro a cui aggiungere gli arretrati da luglio, mentre chi prende uno stipendio di 1.900 euro al mese avrà un aumento mensili di 38 euro che salgono a 40 euro al mese per chi percepisce uno stipendio di 2mila euro.
Salgono ancora a 46 euro gli aumenti pensioni per chi prende stipendi di 2.300 euro al mese e fino a 52 euro al mese per chi prende stipendi più alti di 2.600 euro. Nessun aumento sarà calcolato per la decontribuzione ora su stipendi dai 2.700 euro in poi e come ben si nota gli aumenti saranno maggiori paradossalmente per chi prende stipendi più alti e minori per chi prende stipendi più bassi.
Altra variabile che contribuisce ad aumentare le buste paga tra 800-3mila euro è legata al rinnovo contrattuale di diversi Ccnl, alcuni già firmati e altri alle soglie della conclusione delle trattative di rinnovo.
Tra rinnovo di Ccnl bancario, chimico- farmaceutico, metalmeccanico, delle Funzioni Centrali, della Sanità, Ccnl assicurativi, Ccnl Enti Locali, insieme a tanti altri, e mentre è ancora in discussione il rinnovo del Contratto della Scuola, gli aumenti stimati per tutti sono di circa 100-150 euro al mese a cui aggiungere, lì dove dovuti, gli arretrati.
Per esempio, per i dipendenti con Ccnl Enti Locali, gli arretrati da pagare potrebbero superare i 2mila euro, per aumenti complessivi di stipendi tra decontribuzione, aumenti retributivi tabellari e arretrati di quasi 2.400 euro.
La terza variabile che contribuisce all'aumento della busta paga lo posso avere tutti quei lavoratori a cui, per le il lavoro, professioni e mansioni che fanno, hanno la possibilità di vedersi riconosciuti dei premi welfare che sono stai detassati dal Decreto Aiuti Bis
Le principali voci sono:
A queste 3 variabili, che permettono di aumentare lo stipendio, come abbiamo visto con esempi concreti, si aggiunge anche il bonus di 150 euro che, però, sarà pagato solo ai dipendeti a tempo intedetermanto, determato, stagionali, , interinali con reddito ino a 20mia uo annui lordi. presi nell'ultimo anno.
Quindi chi ha uno stipendio netto di 1500 euro potrà avere tutti gli aumenti indicati, metre chi è sopra questa cifra aleno a 1700-1800 euro, saà escluso, perchè percispce una busta paga lord superiore ai 20mila euro annui.
Il pagamento ariverà in automatico a Novembre in busta paga e non ci sarà bisogno di nessuna domanda.
Il bonus da 150 euro, sempre con il requisito di reddito massimo di 20mila euro, sarà riconosciuto anche a disoccupati, percettori reddito cittadinanza, precari, badanti e colf e partite iva e professionisti, collaboratori ma tutti questi ultimi dovranno fare domanda come quella per il bonus di 200 euro ancora in ato.